La pancreatite cronica è una patologia multifattoriale e progressiva determinante sia insufficienza esocrina (mal digestione) che endocrina (diabete). E’ importante definire il tipo di malattia: l’approccio terapeutico (medico, endoscopico e chirurgico) è diverso per le differenti forme di pancreatite cronica. Sul piano clinico, la malattia si caratterizza per episodi ricorrenti di dolore addominale in sede epigastrica con irradiazione agli ipocondri (“a barra”) e anche posteriormente (“a cintura”). L’inquadramento diagnostico prevede l’identificazione delle cause di pancreatite cronica (organiche, metaboliche, genetiche) attraverso la valutazione della funzionalità ghiandolare sia esocrina che endocrina e la determinazione dei test bioumorali. La Risonanza Magnetica con secretina rappresenta la metodica diagnostica strumentale di scelta nella valutazione della pancreatite cronica, grazie alla possibilità di fornire dati sia morfologici che funzionali. Obiettivo principale della terapia medica è il controllo della sintomatologia dolorosa e la correzione dell’insufficienza pancreatica. Il trattamento endoscopico è volto a ristabilire un corretto svuotamento di secreto pancreatico in duodeno e si avvale di numerose tecniche (sfinterotomia della papilla di Vater, estrazione di calcoli intraduttali, posizionamento di protesi intraduttali, litotrissia extra-corporea) La chirurgia pancreatica derivativa ha come indicazione principale il dolore non responsivo a terapia medica od endoscopica in presenza di dolore e dilatazione del dotto di Wirsung (>6 mm). La chirurgia pancreatica demolitiva è indicata per forme focali di malattia con dotto pancreatico non dilatato.
PANCREATITE CRONICA
RICCI, Giorgio;
2016
Abstract
La pancreatite cronica è una patologia multifattoriale e progressiva determinante sia insufficienza esocrina (mal digestione) che endocrina (diabete). E’ importante definire il tipo di malattia: l’approccio terapeutico (medico, endoscopico e chirurgico) è diverso per le differenti forme di pancreatite cronica. Sul piano clinico, la malattia si caratterizza per episodi ricorrenti di dolore addominale in sede epigastrica con irradiazione agli ipocondri (“a barra”) e anche posteriormente (“a cintura”). L’inquadramento diagnostico prevede l’identificazione delle cause di pancreatite cronica (organiche, metaboliche, genetiche) attraverso la valutazione della funzionalità ghiandolare sia esocrina che endocrina e la determinazione dei test bioumorali. La Risonanza Magnetica con secretina rappresenta la metodica diagnostica strumentale di scelta nella valutazione della pancreatite cronica, grazie alla possibilità di fornire dati sia morfologici che funzionali. Obiettivo principale della terapia medica è il controllo della sintomatologia dolorosa e la correzione dell’insufficienza pancreatica. Il trattamento endoscopico è volto a ristabilire un corretto svuotamento di secreto pancreatico in duodeno e si avvale di numerose tecniche (sfinterotomia della papilla di Vater, estrazione di calcoli intraduttali, posizionamento di protesi intraduttali, litotrissia extra-corporea) La chirurgia pancreatica derivativa ha come indicazione principale il dolore non responsivo a terapia medica od endoscopica in presenza di dolore e dilatazione del dotto di Wirsung (>6 mm). La chirurgia pancreatica demolitiva è indicata per forme focali di malattia con dotto pancreatico non dilatato.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.