Si presentano in questo lavoro i risultati dello studio archeozoologico e tafonomico dei reperti faunistici provenienti dal sito del Bronzo Medio-Recente di Tombola di Cerea (Verona). I materiali provengono da uno scavo di emergenza effettuato nel 1999 in occasione di lavori pubblici, sotto la direzione scientifica del dottor Luciano Salzani, della Soprintendenza per i Beni archeologici del Veneto, nucleo operativo di Verona. Nell’area indagata, che raggiunge un’ampiezza di 13 x 7 m, sono state portate alla luce evidenze relative ad un abitato di tipo palafitticolo, contraddistinto da un repertorio ceramico e metallico (Fasani 2002) parzialmente similare a quello precedentemente rinvenuto da Zorzi nel 1955, epoca a cui risalgono le prime testimonianze relative ad un insediamento dell’Età del Bronzo lungo un paleo alveo del fiume Menago (Durante Pasa et al.1969).La sequenza stratigrafica relativa al deposito, risulta di difficile interpretazione per la presenza sia di svariate lenti di origine antropica e naturale a distribuzione areale localizzata sia di numerosi pali verticali e travature orizzontali, strutturali all’impalcato ligneo su cui fu realizzato l’abitato, occupato con certezza in una fase recente del Bronzo Medio, tra il 1520 e il 1413 cal BC ± 15 (1σ), come mostrano le recenti datazioni effettuate su una serie di sei pali allineati (Martinelli 2005). I livelli principali corrispondono alle quattro unità stratigrafiche che hanno restituito resti faunistici. Alla cima della serie US 102, dalla forte componente organica, corrisponde al momento in cui si verifica l’abbandono definitivo del sito, determinato da un peggioramento climatico che si traduce nel successivo impaludamento dell’area. Al di sotto, si sviluppano in successione le vere e proprie fasi di frequentazione, UUSS 103 e 113, contraddistinte da un elevato grado di antropizzazione e da una notevole concentrazione di materiali artificiali, più rarefatti in US 114, uno strato di torbe dove si conservano le prime attestazioni protostoriche.
Analisi archeozoologica e tafonomica dei resti faunistici provenienti dal sito protostorico di Tombola (Cerea, Verona)
BERTOLINI, Marco;THUN HOHENSTEIN, Ursula
2016
Abstract
Si presentano in questo lavoro i risultati dello studio archeozoologico e tafonomico dei reperti faunistici provenienti dal sito del Bronzo Medio-Recente di Tombola di Cerea (Verona). I materiali provengono da uno scavo di emergenza effettuato nel 1999 in occasione di lavori pubblici, sotto la direzione scientifica del dottor Luciano Salzani, della Soprintendenza per i Beni archeologici del Veneto, nucleo operativo di Verona. Nell’area indagata, che raggiunge un’ampiezza di 13 x 7 m, sono state portate alla luce evidenze relative ad un abitato di tipo palafitticolo, contraddistinto da un repertorio ceramico e metallico (Fasani 2002) parzialmente similare a quello precedentemente rinvenuto da Zorzi nel 1955, epoca a cui risalgono le prime testimonianze relative ad un insediamento dell’Età del Bronzo lungo un paleo alveo del fiume Menago (Durante Pasa et al.1969).La sequenza stratigrafica relativa al deposito, risulta di difficile interpretazione per la presenza sia di svariate lenti di origine antropica e naturale a distribuzione areale localizzata sia di numerosi pali verticali e travature orizzontali, strutturali all’impalcato ligneo su cui fu realizzato l’abitato, occupato con certezza in una fase recente del Bronzo Medio, tra il 1520 e il 1413 cal BC ± 15 (1σ), come mostrano le recenti datazioni effettuate su una serie di sei pali allineati (Martinelli 2005). I livelli principali corrispondono alle quattro unità stratigrafiche che hanno restituito resti faunistici. Alla cima della serie US 102, dalla forte componente organica, corrisponde al momento in cui si verifica l’abbandono definitivo del sito, determinato da un peggioramento climatico che si traduce nel successivo impaludamento dell’area. Al di sotto, si sviluppano in successione le vere e proprie fasi di frequentazione, UUSS 103 e 113, contraddistinte da un elevato grado di antropizzazione e da una notevole concentrazione di materiali artificiali, più rarefatti in US 114, uno strato di torbe dove si conservano le prime attestazioni protostoriche.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.