Il saggio esamina un sermone di Simone da Cascina, un domenicano più volte priore del convento di S. Caterina al tempo in cui Pietro Gambacorta fu signore di Pisa (1370-1392) e al quale dedica questo scritto. Il sermone testimonia una precoce utilizzazione dell'XI libro delle "Metamorfosi" di Apuleio, sino ad ora mai evidenziata, con cui tesse le lodi della Vergine assimilandone gli attributi a quelli di Iside e anticipando in tal modo le considerazioni successive degli umanisti, tra i quali Beroaldo il Vecchio.

«Fessi igitur assiduitate studii … odibili norma». Simone da Cascina, i Gambacorta e lo Studio domenicano di Santa Caterina in Pisa.

CASTELLI, Patrizia
2015

Abstract

Il saggio esamina un sermone di Simone da Cascina, un domenicano più volte priore del convento di S. Caterina al tempo in cui Pietro Gambacorta fu signore di Pisa (1370-1392) e al quale dedica questo scritto. Il sermone testimonia una precoce utilizzazione dell'XI libro delle "Metamorfosi" di Apuleio, sino ad ora mai evidenziata, con cui tesse le lodi della Vergine assimilandone gli attributi a quelli di Iside e anticipando in tal modo le considerazioni successive degli umanisti, tra i quali Beroaldo il Vecchio.
2015
978-88-6923-088-2
Simone da Cascina, sermone, convento di S. Caterina, Pisa, Apuleio, Metamorfosi, Iside, Vergine
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