The theme of the first issue of the MD Journal is the analysis of sensitive integuments in the fields of design. In biology, the word integument indicates the organ system that protects a body and helps regulate its temperature. The term is used to suggest an analogy with the research that, within the architecture and design world, studies the potential of surfaces as means of relationship. Theoretical and empirical research conducted on one of the main roles played by integuments, packaging, has clearly demonstrated their dual nature (protective and meaningful), as artefacts conceived to present products to consumers and convey their “message”. However, other aspects of integuments have been neglected by scientific literature. In fact, in addition to their sensory impression and informative role, integuments also have a symbolic-interactive nature that does not necessarily fit in the packaging category. In recent years, covering-integuments have been considered autonomously and integuments (of bodies, objects, buildings) have been analysed not only as materials, but based on the relations they are able to establish between interior and exterior through surfaces-membranes that receive, produce and react to stimula. This call for papers offers researchers in the fields of design and architecture the opportunity to focus on collecting contributions, ongoing research, actual results, and critical analysis the less explored aspects of integuments and their distinctive features.

Con il tema proposto in questo primo numero – l’involucro sensibile e il suo progetto – MD Journal si propone di indagare alcuni aspetti contemporanei afferenti al concetto di “superficie”. Nel design e nell’architettura involucro e rivestimento rappresentano oggi il punto di convergenza di un duplice campo d’interesse: il primo riguarda la sensibilizzazione fisica della superficie (perlopiù di tipo tattile), orientata a favorire modalità di comunicazione interattiva, l’altro ne coinvolge, in forma polisensoriale, l’intera apparenza sensibile. In entrambi i casi – come interfaccia o come portatrice di significati – la superficie viene investita di un ruolo di mediazione, in cui aspetti tecnologici, sinestetici o culturali convivono nell’ambito terreno del progetto. Il primo campo d’interesse procede dalla “rivoluzione digitale” e dalla progressiva dematerializzazione di alcune tipologie di prodotti generata dalla miniaturizzazione delle componenti. Alla perdita di spessore ha corrisposto una sempre maggiore attenzione alla configurazione e alla connotazione della superficie, nonché allo studio delle sue potenzialità interattive. Questo spostamento d’interesse attenzione dalla forma alla superficie, dalla massa-volume al rivestimento, ha coinvolto, per altre ragioni, non solo il design ma anche l’architettura, orientando la ricerca progettuale verso la “pelle” degli edifici. Il secondo, non meno importante, campo ambito d’interesse ha origine nell’evoluzione delle tecnologie di trattamento superficiale dei materiali (dalla carta ai tessuti, dalla ceramica alla pietra), in cui il trasferimento di textures con processi digitali e le tecniche di lavorazione a controllo numerico, hanno ampliato notevolmente i limiti della sperimentazione sia in chiave metaforica che sinestetica sugli involucri.

Integumentary design. Involucri sensibili e sinestesie di superficie

DAL BUONO, Veronica
Co-primo
Writing – Original Draft Preparation
;
SCODELLER, Dario
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2016

Abstract

The theme of the first issue of the MD Journal is the analysis of sensitive integuments in the fields of design. In biology, the word integument indicates the organ system that protects a body and helps regulate its temperature. The term is used to suggest an analogy with the research that, within the architecture and design world, studies the potential of surfaces as means of relationship. Theoretical and empirical research conducted on one of the main roles played by integuments, packaging, has clearly demonstrated their dual nature (protective and meaningful), as artefacts conceived to present products to consumers and convey their “message”. However, other aspects of integuments have been neglected by scientific literature. In fact, in addition to their sensory impression and informative role, integuments also have a symbolic-interactive nature that does not necessarily fit in the packaging category. In recent years, covering-integuments have been considered autonomously and integuments (of bodies, objects, buildings) have been analysed not only as materials, but based on the relations they are able to establish between interior and exterior through surfaces-membranes that receive, produce and react to stimula. This call for papers offers researchers in the fields of design and architecture the opportunity to focus on collecting contributions, ongoing research, actual results, and critical analysis the less explored aspects of integuments and their distinctive features.
2016
9788894051735
Con il tema proposto in questo primo numero – l’involucro sensibile e il suo progetto – MD Journal si propone di indagare alcuni aspetti contemporanei afferenti al concetto di “superficie”. Nel design e nell’architettura involucro e rivestimento rappresentano oggi il punto di convergenza di un duplice campo d’interesse: il primo riguarda la sensibilizzazione fisica della superficie (perlopiù di tipo tattile), orientata a favorire modalità di comunicazione interattiva, l’altro ne coinvolge, in forma polisensoriale, l’intera apparenza sensibile. In entrambi i casi – come interfaccia o come portatrice di significati – la superficie viene investita di un ruolo di mediazione, in cui aspetti tecnologici, sinestetici o culturali convivono nell’ambito terreno del progetto. Il primo campo d’interesse procede dalla “rivoluzione digitale” e dalla progressiva dematerializzazione di alcune tipologie di prodotti generata dalla miniaturizzazione delle componenti. Alla perdita di spessore ha corrisposto una sempre maggiore attenzione alla configurazione e alla connotazione della superficie, nonché allo studio delle sue potenzialità interattive. Questo spostamento d’interesse attenzione dalla forma alla superficie, dalla massa-volume al rivestimento, ha coinvolto, per altre ragioni, non solo il design ma anche l’architettura, orientando la ricerca progettuale verso la “pelle” degli edifici. Il secondo, non meno importante, campo ambito d’interesse ha origine nell’evoluzione delle tecnologie di trattamento superficiale dei materiali (dalla carta ai tessuti, dalla ceramica alla pietra), in cui il trasferimento di textures con processi digitali e le tecniche di lavorazione a controllo numerico, hanno ampliato notevolmente i limiti della sperimentazione sia in chiave metaforica che sinestetica sugli involucri.
design, superfici, involucro, material design, materialità, immaterialità, superficie, integumetary design, md journal, sensorialità, percezione sinestesica, design delle superfici, surfaces design
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11392/2363581
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