Il complesso processo di conversione delle scoperte scientifiche in prodotti, servizi e processi realizzati dalle imprese, che comunemente viene definito trasferimento tecnologico, è fattore cruciale per le potenzialità di crescita e sviluppo e per la competitività di un sistema economico. Un’efficace interazione tra imprese ed altri soggetti interessati ai processi di innovazione (enti di ricerca, Università, soggetti finanziatori, …) è ritenuto elemento critico per il successo di tali processi (COOMBS et al., 1996; DOSI, 1988; DODGSON, ROTHWELL, 1994; VON HIPPEL, 1988). Per questo motivo i processi di trasferimento tecnologico sono oggetto di studio sia in ambito accademico che da parte dei policy maker, in particolare per quanto riguarda la definizione di forme di governance ottimale, ovvero la definizione degli attori coinvolti, dei relativi ruoli e delle modalità di interazione tra di essi (BOZEMAN, 2000). Scopo del presente capitolo è sviluppare una riflessione sullo stato delle attività di trasferimento tecnologico in Provincia di Ferrara, con la finalità di individuare punti di forza e di debolezza dell’assetto attuale, inquadrandole in un più ampio contesto istituzionale, con riferimento al quadro italiano e internazionale. In particolare, con finalità propositiva, si tenterà di delineare le modalità secondo cui si possa rafforzare il trasferimento di innovazioni tecnologiche dal Tecnopolo di UNIFE alle PMI operanti in provincia di Ferrara (fermo restando – ovviamente – il carattere di “regione aperta” proprio di questa parte dell’Emilia-Romagna, per cui il Tecnopolo ovviamente interagisce anche con soggetti operanti all’esterno della provincia, così come le PMI di Ferrara accedono all’innovazione anche attraverso il mercato nazionale e/o internazionale). Sotto questo profilo, saranno d’aiuto le principali evidenze desunte dall’analisi delle più significative esperienze individuabili a livello nazionale ed internazionale, e delle loro principali caratteristiche. Dopo un iniziale excursus sulle esperienze internazionali e italiane di trasferimento tecnologico, con particolare attenzione ad alcuni casi di eccellenza di agenzie locali per l’innovazione tecnologica, che verrà sviluppato nel paragrafo due per l’ambito internazionale e nel paragrafo tre per l’ambito nazionale italiano, il paragrafo quattro sarà dedicato ad una ricognizione dei soggetti attualmente presenti in provincia di Ferrara e attivi nel campo dell’innovazione tecnologica. Infine, il paragrafo cinque svilupperà il fulcro di questo capitolo, presentando riflessioni sulle modalità per favorire un’espansione delle opportunità di trasferimento delle innovazioni tecnologiche conseguite dal Tecnopolo di UNIFE alle PMI operanti in provincia di Ferrara. In particolare si sottolineerà come una possibile soluzione possa essere rappresentata dall’istituzione di una vera e propria “Agenzia locale per l’innovazione”, nella quale confluiscano le principali iniziative, pubbliche e private, attualmente presenti nel territorio ferrarese che però, per vari motivi, non sembrano essere pienamente efficaci. Si proporrà dunque una riflessione sulle funzioni, la governance e l’operatività di un’Agenzia locale per l’Innovazione tecnologica a Ferrara.

Il trasferimento tecnologico. Prospettive istituzionali e riflessioni sull’attività in provincia di Ferrara

FERRARIO, Caterina
;
GHISINI, ELEONORA;LODI, Chiara
2016

Abstract

Il complesso processo di conversione delle scoperte scientifiche in prodotti, servizi e processi realizzati dalle imprese, che comunemente viene definito trasferimento tecnologico, è fattore cruciale per le potenzialità di crescita e sviluppo e per la competitività di un sistema economico. Un’efficace interazione tra imprese ed altri soggetti interessati ai processi di innovazione (enti di ricerca, Università, soggetti finanziatori, …) è ritenuto elemento critico per il successo di tali processi (COOMBS et al., 1996; DOSI, 1988; DODGSON, ROTHWELL, 1994; VON HIPPEL, 1988). Per questo motivo i processi di trasferimento tecnologico sono oggetto di studio sia in ambito accademico che da parte dei policy maker, in particolare per quanto riguarda la definizione di forme di governance ottimale, ovvero la definizione degli attori coinvolti, dei relativi ruoli e delle modalità di interazione tra di essi (BOZEMAN, 2000). Scopo del presente capitolo è sviluppare una riflessione sullo stato delle attività di trasferimento tecnologico in Provincia di Ferrara, con la finalità di individuare punti di forza e di debolezza dell’assetto attuale, inquadrandole in un più ampio contesto istituzionale, con riferimento al quadro italiano e internazionale. In particolare, con finalità propositiva, si tenterà di delineare le modalità secondo cui si possa rafforzare il trasferimento di innovazioni tecnologiche dal Tecnopolo di UNIFE alle PMI operanti in provincia di Ferrara (fermo restando – ovviamente – il carattere di “regione aperta” proprio di questa parte dell’Emilia-Romagna, per cui il Tecnopolo ovviamente interagisce anche con soggetti operanti all’esterno della provincia, così come le PMI di Ferrara accedono all’innovazione anche attraverso il mercato nazionale e/o internazionale). Sotto questo profilo, saranno d’aiuto le principali evidenze desunte dall’analisi delle più significative esperienze individuabili a livello nazionale ed internazionale, e delle loro principali caratteristiche. Dopo un iniziale excursus sulle esperienze internazionali e italiane di trasferimento tecnologico, con particolare attenzione ad alcuni casi di eccellenza di agenzie locali per l’innovazione tecnologica, che verrà sviluppato nel paragrafo due per l’ambito internazionale e nel paragrafo tre per l’ambito nazionale italiano, il paragrafo quattro sarà dedicato ad una ricognizione dei soggetti attualmente presenti in provincia di Ferrara e attivi nel campo dell’innovazione tecnologica. Infine, il paragrafo cinque svilupperà il fulcro di questo capitolo, presentando riflessioni sulle modalità per favorire un’espansione delle opportunità di trasferimento delle innovazioni tecnologiche conseguite dal Tecnopolo di UNIFE alle PMI operanti in provincia di Ferrara. In particolare si sottolineerà come una possibile soluzione possa essere rappresentata dall’istituzione di una vera e propria “Agenzia locale per l’innovazione”, nella quale confluiscano le principali iniziative, pubbliche e private, attualmente presenti nel territorio ferrarese che però, per vari motivi, non sembrano essere pienamente efficaci. Si proporrà dunque una riflessione sulle funzioni, la governance e l’operatività di un’Agenzia locale per l’Innovazione tecnologica a Ferrara.
2016
978-88-548-9599-7
Trasferimento tecnologico; intervento pubblico
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