La problematicità del principio di precauzione – la cui indeterminatezza può essere almeno in parte ridotta mediante valorizzazione dell’attributo di “scientificità” dell’incertezza del rischio temuto – si rivela in maniera accresciuta nella sua dimensione di tutela (diacronica) delle generazioni future: una sfida tanto difficile quanto ineludibile. L’autore, partendo dal dato dell’irruzione del principio nel diritto penale, ne analizza i limiti di compatibilità con le categorie dogmatiche classiche (rischio illecito, causalità, colpa, pericolo), riconoscendo una parziale assimilazione delle fattispecie precauzionali a forme innovative di reati di mera disobbedienza. Infine, le difficoltà di apprestare una tutela penale delle generazioni future sono evidenziate mediante riferimento ad alcune paradossali norme della legislazione italiana sugli OGM, una materia emblematicamente ispirata al principio di precauzione. Abstract The troublesome character of the precautionary principle – the vagueness of which can be at least partly reduced by emphasising the attribute of «scientificity » of the uncertainty of the feared risk – reveals itself in great measure in its dimension of (diachronic) protection of future generations: a challenge as much as difficult as unavoidable. Starting from the fact of the break-in of the principle in criminal law, the Author analyses the limits of the compliance of such principle with classical dogmatic categories (unlawful risk, causation, negligence, danger), acknowledging a partial assimilation of precautionary offences to innovative forms of crimes of mere disobedience. Finally, the difficulties of offering a penal protection to future generations are highlighted by reference to some paradoxical norms of the Italian legislation on genetically modified organisms, a subject emblematically inspired to the precautionary principle.
Le sfide della politica criminale al cospetto delle generazioni future e del principio di precauzione: il caso ogm
CASTRONUOVO, Donato
2014
Abstract
La problematicità del principio di precauzione – la cui indeterminatezza può essere almeno in parte ridotta mediante valorizzazione dell’attributo di “scientificità” dell’incertezza del rischio temuto – si rivela in maniera accresciuta nella sua dimensione di tutela (diacronica) delle generazioni future: una sfida tanto difficile quanto ineludibile. L’autore, partendo dal dato dell’irruzione del principio nel diritto penale, ne analizza i limiti di compatibilità con le categorie dogmatiche classiche (rischio illecito, causalità, colpa, pericolo), riconoscendo una parziale assimilazione delle fattispecie precauzionali a forme innovative di reati di mera disobbedienza. Infine, le difficoltà di apprestare una tutela penale delle generazioni future sono evidenziate mediante riferimento ad alcune paradossali norme della legislazione italiana sugli OGM, una materia emblematicamente ispirata al principio di precauzione. Abstract The troublesome character of the precautionary principle – the vagueness of which can be at least partly reduced by emphasising the attribute of «scientificity » of the uncertainty of the feared risk – reveals itself in great measure in its dimension of (diachronic) protection of future generations: a challenge as much as difficult as unavoidable. Starting from the fact of the break-in of the principle in criminal law, the Author analyses the limits of the compliance of such principle with classical dogmatic categories (unlawful risk, causation, negligence, danger), acknowledging a partial assimilation of precautionary offences to innovative forms of crimes of mere disobedience. Finally, the difficulties of offering a penal protection to future generations are highlighted by reference to some paradoxical norms of the Italian legislation on genetically modified organisms, a subject emblematically inspired to the precautionary principle.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.