La musica di Boccherini nelle "séances" di Pierre Baillot (1814-1840)

Il saggio analizza il "Programme de toutes mes séances" di Pierre Baillot, per valutare la presenza al suo interno della musica di Luigi Boccherini. Fino al 1840, per il pubblico parigino Boccherini fu un classico da accostare senza riserve a Haydn, a Mozart e al primo Beethoven, laddove lo stile dell'ultimo Beethoven fu evidentemente rifiutato. Al tempo stesso, Boccherini fu identificato quasi "tout court" con i suoi quintetti a due violoncelli, mentre il quartetto fu considerato appannaggio dei viennesi, e di Haydn in particolare. Fu il romanticismo tedesco, come attestano le note testimonianze di Spohr e di Mendelssohn, qui approfonditamente riesaminate, a decretare l'uscita di Boccherini dal canone dei classici. Un ulteriore, sorprendente esito di questa indagine è che il celeberrimo Minuetto del Quintetto G 275, lungi dal dover attendere gli anni Settanta dell'Ottocento come fin qui ritenuto, fu celebrato già nel contesto parigino dei concerti di Baillot.