Uno degli strumenti con cui un’impresa del settore comunica la propria immagine è il campionario. Non si deve pensare al campionario solo come a un insieme di beni da valutare, ma prima di tutto come a un processo che si compone di varie fasi, dalla fase di ricerca e ideazione dei prototipi a quella di realizzazione del campionario, fino alla sua promozione. Le imprese del settore investono notevolmente su questo processo per ottenere una collezione di prodotti al passo con la moda. I costi sostenuti sono di vario tipo e devono essere inquadrati contabilmente e fiscalmente per deciderne il regime di deduzione. Centrale ancora una volta appare la “funzione della spesa” sostenuta che può condurre alla classificazione fra le spese di ricerca, di pubblicità, fra le ordinarie spese commerciali fino alle rimanenze e alle immobilizzazioni immateriali. Questi diversi inquadramenti possono coesistere in un processo complesso e, anziché essere contraddittori, spiegano le differenti relazioni esistenti - nelle varie fasi - fra i costi, le loro destinazioni e il contesto in cui vengono sostenuti. Applicando questi principi e questo metodo al campionario, un campione destinato alla vendita è sicuramente un campione - rimanenza, ma le cose cambiano se il campione è destinato all’archivio storico e si configura quindi come un’immobilizzazione, o se ha una funzione di promozione alle vendite, con la conseguenza che il criterio da adottare non sarebbe più quello delle rimanenze o delle immobilizzazioni bensì quello delle spese di pubblicità.
La fiscalità del campionario: dall’ideazione dei prototipi, alla realizzazione dei campioni, alla promozione delle collezioni
CROVATO, Francesco
2016
Abstract
Uno degli strumenti con cui un’impresa del settore comunica la propria immagine è il campionario. Non si deve pensare al campionario solo come a un insieme di beni da valutare, ma prima di tutto come a un processo che si compone di varie fasi, dalla fase di ricerca e ideazione dei prototipi a quella di realizzazione del campionario, fino alla sua promozione. Le imprese del settore investono notevolmente su questo processo per ottenere una collezione di prodotti al passo con la moda. I costi sostenuti sono di vario tipo e devono essere inquadrati contabilmente e fiscalmente per deciderne il regime di deduzione. Centrale ancora una volta appare la “funzione della spesa” sostenuta che può condurre alla classificazione fra le spese di ricerca, di pubblicità, fra le ordinarie spese commerciali fino alle rimanenze e alle immobilizzazioni immateriali. Questi diversi inquadramenti possono coesistere in un processo complesso e, anziché essere contraddittori, spiegano le differenti relazioni esistenti - nelle varie fasi - fra i costi, le loro destinazioni e il contesto in cui vengono sostenuti. Applicando questi principi e questo metodo al campionario, un campione destinato alla vendita è sicuramente un campione - rimanenza, ma le cose cambiano se il campione è destinato all’archivio storico e si configura quindi come un’immobilizzazione, o se ha una funzione di promozione alle vendite, con la conseguenza che il criterio da adottare non sarebbe più quello delle rimanenze o delle immobilizzazioni bensì quello delle spese di pubblicità.File | Dimensione | Formato | |
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