Le informazioni sul consumo di albumina in Italia nel 1994 indicavano un valore complessivo di 422 Kg/106 abitanti/anno, dato che poneva l'Italia tra i maggiori consumatori di albumina in Europa. L’infusione di albumina viene usata nella gestione dei pazienti con cirrosi epatica avanzata allo scopo di migliorare il volume circolante efficace attraverso un incremento della pressione oncotica. Materiali e metodi: In questo lavoro è stato eseguito un monitoraggio relativo all’uso dell’albumina in un particolare tipologia di pazienti ESLD (end stage liver disease). Nel corso degli anni la strategia aziendale ha portato alla promozione dell’uso corretto dell’albumina, grazie ad una attenta sorveglianza da parte dei clinici e della Direzione Sanitaria che con capillarità ha permesso di cogliere le modalità locali di impiego, con congrui e continui interventi di sorveglianza nell’intero Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) del paziente cirrotico terminale. Il metodo utilizzato è stato quello dell’indagine conoscitiva relativa al consumo di albumina nel “percorso del paziente cirrotico” ricoverato presso un Ospedale Universitario, in lista di attesa di trapianto di fegato o trattati per ESLD. L’analisi delle diagnosi principali, la tipologia e la durata dei ricoveri, la gestione dei pazienti e il trattamento specifico, ha permesso di costruire un percorso ottimale nel processo diagnostico e terapeutico della patologia e delle complicanze, riducendone i costi.

E' POSSIBILE RAZIONALIZZARE I CONSUMI DI ALBUMINA PER PAZIENTE CIRROTICO?

Barbieri, Stefania;NERI, Diana;GABUTTI, Giovanni;BERGAMINI, Mauro;STEFANATI, Armando;GAUDIO, Rosa Maria;AVATO, Francesco Maria;
2015

Abstract

Le informazioni sul consumo di albumina in Italia nel 1994 indicavano un valore complessivo di 422 Kg/106 abitanti/anno, dato che poneva l'Italia tra i maggiori consumatori di albumina in Europa. L’infusione di albumina viene usata nella gestione dei pazienti con cirrosi epatica avanzata allo scopo di migliorare il volume circolante efficace attraverso un incremento della pressione oncotica. Materiali e metodi: In questo lavoro è stato eseguito un monitoraggio relativo all’uso dell’albumina in un particolare tipologia di pazienti ESLD (end stage liver disease). Nel corso degli anni la strategia aziendale ha portato alla promozione dell’uso corretto dell’albumina, grazie ad una attenta sorveglianza da parte dei clinici e della Direzione Sanitaria che con capillarità ha permesso di cogliere le modalità locali di impiego, con congrui e continui interventi di sorveglianza nell’intero Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) del paziente cirrotico terminale. Il metodo utilizzato è stato quello dell’indagine conoscitiva relativa al consumo di albumina nel “percorso del paziente cirrotico” ricoverato presso un Ospedale Universitario, in lista di attesa di trapianto di fegato o trattati per ESLD. L’analisi delle diagnosi principali, la tipologia e la durata dei ricoveri, la gestione dei pazienti e il trattamento specifico, ha permesso di costruire un percorso ottimale nel processo diagnostico e terapeutico della patologia e delle complicanze, riducendone i costi.
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