Il lichen sclerosus vulvare (LSV) è una malattia cutanea infiammatoria cronica a patogenesi autoimmunitaria. Le sedi predilette sono piccole e grandi labbra, solchi interlabiali, clitoride, perineo, pieghe glutee e regione perianale; possono coesistere localizzazioni extra-genitali. La sintomatologia è rappresentata da prurito, bruciore e dispareunia. La lesione tipica del LS è una chiazza o una placca o una papula, di colorito bianco-avorio, di forma e dimensioni variabili, di aspetto madreperlaceo o porcellanaceo, con bordi piuttosto netti e ben stagliati rispetto ai tessuti circostanti, con superficie liscia e lucida o talvolta ruvida e scabrosa. Nel tempo si può assistere a fenomeni di rimaneggiamento e riassorbimento tissutali, fino al sovvertimento dell’architettura genitale. Una trasformazione neoplastica delle lesioni si verifica in una percentuale variabile da 2% a 5% dei casi. Il LSV determina un forte impatto sulla qualità di vita delle pazienti. I corticosteroidi topici potenti o ultra-potenti rappresentano la prima scelta terapeutica, sia nella fase di attacco sia nel mantenimento. Inibitori topici della calcineurina, retinoidi ed emollienti costituiscono alternative al corticosteroide. Si analizzano criticamente le linee guida terapeutiche recentemente edite dal European Dermatology Forum e si discutono in base all’esperienza personale.
Lichen sclerosus genitale. Linee guida terapeutiche.
BORGHI, Alessandro
2015
Abstract
Il lichen sclerosus vulvare (LSV) è una malattia cutanea infiammatoria cronica a patogenesi autoimmunitaria. Le sedi predilette sono piccole e grandi labbra, solchi interlabiali, clitoride, perineo, pieghe glutee e regione perianale; possono coesistere localizzazioni extra-genitali. La sintomatologia è rappresentata da prurito, bruciore e dispareunia. La lesione tipica del LS è una chiazza o una placca o una papula, di colorito bianco-avorio, di forma e dimensioni variabili, di aspetto madreperlaceo o porcellanaceo, con bordi piuttosto netti e ben stagliati rispetto ai tessuti circostanti, con superficie liscia e lucida o talvolta ruvida e scabrosa. Nel tempo si può assistere a fenomeni di rimaneggiamento e riassorbimento tissutali, fino al sovvertimento dell’architettura genitale. Una trasformazione neoplastica delle lesioni si verifica in una percentuale variabile da 2% a 5% dei casi. Il LSV determina un forte impatto sulla qualità di vita delle pazienti. I corticosteroidi topici potenti o ultra-potenti rappresentano la prima scelta terapeutica, sia nella fase di attacco sia nel mantenimento. Inibitori topici della calcineurina, retinoidi ed emollienti costituiscono alternative al corticosteroide. Si analizzano criticamente le linee guida terapeutiche recentemente edite dal European Dermatology Forum e si discutono in base all’esperienza personale.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.