Questo lavoro analizza la concentrazione di carbonio organico (OC) ed elementare (EC) nel PM2.5 in due siti dell’Emilia Romagna: uno urbano, Main Site, ed uno rurale, San Pietro, durante 8 campagne di campionamento tra il 2011 e il 2014, eseguite all’interno del progetto Supersito di ARPA-ER. In aggiunta, sono stati studiati marker di specifiche sorgenti o processi atmosferici: - acidi carbossilici a basso peso molecolare per determinare il contributo dell’aerosol secondario; - anidrozuccheri per quantificare il contributo della combustione di biomasse; - biozuccheri per stimare la componente biogenica; - IPA per differenziare il contributo di diverse sorgenti di combustione. OC ed EC hanno mostrato una forte stagionalità con massima concentrazione nei periodi freddi. Per quanto riguarda la variazione spaziale, i valori di OC risultano omogenei nei due siti mentre EC ha concentrazioni doppie al sito urbano rispetto a quello rurale. Utilizzando il levoglucosano sono stati stimati i contributi della combustione di biomassa all’emissione in atmosfera di OC (OCbb%) e benzo[a]pirene (BaPBB% ). Nei periodi invernali circa il 33% dell’OC e il 69% di BaP derivano dalla combustione di biomassa, mentre nei periodi più caldi le percentuali si abbassano rispettivamente al 3 e 30%. Anche il contributo di aerosol secondario mostra un chiaro trend stagionale, in quanto rappresenta circa il 60% nei periodi più caldi e scende a circa il 35% nei periodi freddi.

Caratterizzazione dell’aerosol carbonioso nel PM2.5 in Emilia Romagna: 4 anni di osservazione durante il progetto Supersito

VISENTIN, MARCO;BACCO, Dimitri;PIETROGRANDE, Maria Chiara
2016

Abstract

Questo lavoro analizza la concentrazione di carbonio organico (OC) ed elementare (EC) nel PM2.5 in due siti dell’Emilia Romagna: uno urbano, Main Site, ed uno rurale, San Pietro, durante 8 campagne di campionamento tra il 2011 e il 2014, eseguite all’interno del progetto Supersito di ARPA-ER. In aggiunta, sono stati studiati marker di specifiche sorgenti o processi atmosferici: - acidi carbossilici a basso peso molecolare per determinare il contributo dell’aerosol secondario; - anidrozuccheri per quantificare il contributo della combustione di biomasse; - biozuccheri per stimare la componente biogenica; - IPA per differenziare il contributo di diverse sorgenti di combustione. OC ed EC hanno mostrato una forte stagionalità con massima concentrazione nei periodi freddi. Per quanto riguarda la variazione spaziale, i valori di OC risultano omogenei nei due siti mentre EC ha concentrazioni doppie al sito urbano rispetto a quello rurale. Utilizzando il levoglucosano sono stati stimati i contributi della combustione di biomassa all’emissione in atmosfera di OC (OCbb%) e benzo[a]pirene (BaPBB% ). Nei periodi invernali circa il 33% dell’OC e il 69% di BaP derivano dalla combustione di biomassa, mentre nei periodi più caldi le percentuali si abbassano rispettivamente al 3 e 30%. Anche il contributo di aerosol secondario mostra un chiaro trend stagionale, in quanto rappresenta circa il 60% nei periodi più caldi e scende a circa il 35% nei periodi freddi.
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