La Certosa di Ferrara, uno dei più importanti monumenti del rinascimento ferrarese, fu voluta dal Duca Borso d’Este ed edificata a partire dal 1452 sul limite nord-est della città. L’impianto primitivo del complesso, fortemente rimaneggiato nel corso delle trasformazioni ottocentesche che riconvertirono gli antichi spazi coperti e scoperti a nuovo camposanto, è di difficile decodificazione a causa delle corpose opere di demolizione allora realizzate. Il presente contributo ha come temi l’indagine sullo schema tipologico adottato in relazione alle tradizioni monastiche cenobitiche ed eremitiche, e l’analisi della forma e delle misure del grande claustro, una delle parti del complesso parzialmente sopravvissute. Nel progetto del grande claustro l’uso del disegno e della geometria appaiono funzionali sia al controllo delle superfici e dei volumi sia alla definizione delle parti dell’architettura
La Certosa di Borso d’Este: geometria e misura di un progetto rinascimentale
INCERTI, Manuela
2016
Abstract
La Certosa di Ferrara, uno dei più importanti monumenti del rinascimento ferrarese, fu voluta dal Duca Borso d’Este ed edificata a partire dal 1452 sul limite nord-est della città. L’impianto primitivo del complesso, fortemente rimaneggiato nel corso delle trasformazioni ottocentesche che riconvertirono gli antichi spazi coperti e scoperti a nuovo camposanto, è di difficile decodificazione a causa delle corpose opere di demolizione allora realizzate. Il presente contributo ha come temi l’indagine sullo schema tipologico adottato in relazione alle tradizioni monastiche cenobitiche ed eremitiche, e l’analisi della forma e delle misure del grande claustro, una delle parti del complesso parzialmente sopravvissute. Nel progetto del grande claustro l’uso del disegno e della geometria appaiono funzionali sia al controllo delle superfici e dei volumi sia alla definizione delle parti dell’architetturaI documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.