Né la moneta unica, né la Carta dei diritti fondamentali per tutti i cittadini europei hanno avuto gli effetti inducenti sperati: omogeneità sociale ed economica appaiono quanto mai lontane nell’UE; l’Unione politica sembra un miraggio. Deflagrate con la crisi, le rigidità e le incongruenze dell’euro hanno innescato il peggio che l’Europa potesse augurarsi: anziché un conflitto sociale (politicamente gestibile) tra chi nella crisi prospera e chi dalla crisi è schiacciato, un pericoloso conflitto tra nazioni dai toni quasi etnici. Né giova alle vittime della crisi invocare i diritti fondamentali della Carta e il proprio status di cittadino europeo. Le ricette messe in campo non smentiscono la filosofia di Maastricht di una competizione tra economie nazionali priva di autentica solidarietà. La solidarietà tra cittadini europei non può instaurarsi senza prima costruire un sistema politico europeo capace di affidarsi alla forza legittimante del conflitto sociale regolato, come già accadde con le costituzioni democratiche del secondo dopoguerra. Il libro tenta di dimostrare tale ineludibile necessità (assieme al fatto che le riforme fin qui messe in atto non tendono verso tale meta) mettendo in parallelo le analisi dei due 'dispositivi' che, per alcuni, avrebbero dovuto condurre alla realizzazione dell'Unione politica europea, la moneta unica da un lato, la Carta dei diritti fondamentali, dall'altro, mostrando la fallacia insita in simile prospettiva 'auto-inducente'. Come è stato ampiamente smentito l'assunto per cui attraverso i mercati e l'autodisciplina delle finanze pubbliche (euro) si sarebbero dovute realizzare quelle precondizioni di omogeneità economica tra gli Stati dell'UEM normalmente ritenute imprescindibili per introdurre una moneta unica, altrettanto velleitario è risultato il progetto di concedere dall'alto una Carta dei diritti mimetica di un Bill of Rights federale, in cui potessero rispecchiarsi i valori comuni di tutti i cittadini europei, così da creare, ancora una volta ex post, quelle condizioni che rendono autenticamente fondamentali i diritti posti alla base di un determinato ordinamento da una consapevole scelta popolare.

Crisi dell'euro e conflitto sociale. L'illusione della giustizia attraverso il mercato

GUAZZAROTTI, Andrea
2016

Abstract

Né la moneta unica, né la Carta dei diritti fondamentali per tutti i cittadini europei hanno avuto gli effetti inducenti sperati: omogeneità sociale ed economica appaiono quanto mai lontane nell’UE; l’Unione politica sembra un miraggio. Deflagrate con la crisi, le rigidità e le incongruenze dell’euro hanno innescato il peggio che l’Europa potesse augurarsi: anziché un conflitto sociale (politicamente gestibile) tra chi nella crisi prospera e chi dalla crisi è schiacciato, un pericoloso conflitto tra nazioni dai toni quasi etnici. Né giova alle vittime della crisi invocare i diritti fondamentali della Carta e il proprio status di cittadino europeo. Le ricette messe in campo non smentiscono la filosofia di Maastricht di una competizione tra economie nazionali priva di autentica solidarietà. La solidarietà tra cittadini europei non può instaurarsi senza prima costruire un sistema politico europeo capace di affidarsi alla forza legittimante del conflitto sociale regolato, come già accadde con le costituzioni democratiche del secondo dopoguerra. Il libro tenta di dimostrare tale ineludibile necessità (assieme al fatto che le riforme fin qui messe in atto non tendono verso tale meta) mettendo in parallelo le analisi dei due 'dispositivi' che, per alcuni, avrebbero dovuto condurre alla realizzazione dell'Unione politica europea, la moneta unica da un lato, la Carta dei diritti fondamentali, dall'altro, mostrando la fallacia insita in simile prospettiva 'auto-inducente'. Come è stato ampiamente smentito l'assunto per cui attraverso i mercati e l'autodisciplina delle finanze pubbliche (euro) si sarebbero dovute realizzare quelle precondizioni di omogeneità economica tra gli Stati dell'UEM normalmente ritenute imprescindibili per introdurre una moneta unica, altrettanto velleitario è risultato il progetto di concedere dall'alto una Carta dei diritti mimetica di un Bill of Rights federale, in cui potessero rispecchiarsi i valori comuni di tutti i cittadini europei, così da creare, ancora una volta ex post, quelle condizioni che rendono autenticamente fondamentali i diritti posti alla base di un determinato ordinamento da una consapevole scelta popolare.
2016
9788891741295
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