Il contributo rilegge l’esperienza creativa di Filippo de Pisis legandola alle incursioni del suo sguardo molteplice (collezionista di ceramiche, raccoglitore e classificatore di minuziosi erbari, scrittore di poesia e di prosa affiancate all’ esercizio di pubblicista, di critico e, in prima istanza, di storico dell’arte antica), nel quale si catalizza molta parte di quello che sarà a partire dagli anni Venti il suo pronunciato ingresso nel novero dei pittori italiani e, dalla seconda metà del decennio, delle figure appartenenti alla compagine de “les italiens de Paris”. In particolare esso si sofferma sulla sua esperienza pittorica i cui esiti di maggiore compiutezza, datano in particolare ai decenni Trenta e Quaranta quando de Pisis è pittore noto e stimato. Una notorietà che non a caso sarà recepita da alcuni interpreti di quella giovane generazione che si affacciava al nascente clima delle neoavanguardie, i quali prolungano e bilanciano l’impronta figurale della sua pittura, cogliendone, fuori da riferimenti compositivi immediati, il valore del segno e del colore nel suo diluirsi ed addensarsi.
De Pisis, segni e colori sulla superficie della realtà
FIORILLO, Ada Patrizia
2016
Abstract
Il contributo rilegge l’esperienza creativa di Filippo de Pisis legandola alle incursioni del suo sguardo molteplice (collezionista di ceramiche, raccoglitore e classificatore di minuziosi erbari, scrittore di poesia e di prosa affiancate all’ esercizio di pubblicista, di critico e, in prima istanza, di storico dell’arte antica), nel quale si catalizza molta parte di quello che sarà a partire dagli anni Venti il suo pronunciato ingresso nel novero dei pittori italiani e, dalla seconda metà del decennio, delle figure appartenenti alla compagine de “les italiens de Paris”. In particolare esso si sofferma sulla sua esperienza pittorica i cui esiti di maggiore compiutezza, datano in particolare ai decenni Trenta e Quaranta quando de Pisis è pittore noto e stimato. Una notorietà che non a caso sarà recepita da alcuni interpreti di quella giovane generazione che si affacciava al nascente clima delle neoavanguardie, i quali prolungano e bilanciano l’impronta figurale della sua pittura, cogliendone, fuori da riferimenti compositivi immediati, il valore del segno e del colore nel suo diluirsi ed addensarsi.File | Dimensione | Formato | |
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