In senso opposto alla tendenza degli ultimi decenni al rafforzamento della libertà dei privati di autodeterminare l’assetto organizzativo societario, alcuni recenti provvedimenti legislativi hanno attribuito ad autorità pubbliche incisivi poteri di intervento sulle imprese private. Nel sistema giuridico italiano, da diversi anni, l’intervento pubblico più significativo sulla gestione di imprese private, era individuabile nell’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi. I più recenti provvedimenti legislativi – recte: quello che consente al Governo di disporre il commissariamento delle imprese esercenti ‘stabilimenti di interesse strategico nazionale’ e quello che attribuisce ai Prefetti il potere di commissariamento di imprese private coinvolte in casi di corruzione nell’affidamento di appalti pubblici – hanno esteso i poteri dei commissari preposti alla gestione in tutto o in parte dell’impresa. Detti interventi legislativi attribuiscono ad autorità pubbliche “poteri speciali” che non sembrano però conformi ad alcune disposizioni costituzionali e al diritto europeo. Il commissariamento scoraggia l’investimento nelle società commissariate da parte di operatori economici di altri Stati membri, dal momento che le limitazioni in termini di responsabilità dei commissari per i risultati negativi derivanti dalla gestione dell’impresa ed il blocco nella distribuzione degli utili ai soci, potrebbero portare a perdite sociali e ad un deprezzamento del valore delle partecipazioni detenute. Le disposizioni legislative che consentono alle autorità pubbliche di disporre il commissariamento di imprese private sono da porre in relazione al fatto che il legislatore considera le misure di regolazione amministrativa non in grado di garantire in modo adeguato la soddisfazione di rilevanti interessi pubblici generali. Tali normative, che sono state approvate per affrontare specifiche emergenze, hanno tuttavia stabilizzato regole che sarebbe, invece, preferibile trovassero applicazione soltanto in casi particolari e per un periodo di tempo limitato. 

Nuove forme di intervento pubblico nella gestione di imprese private: presupposti e limiti

MALTONI, Andrea
2015

Abstract

In senso opposto alla tendenza degli ultimi decenni al rafforzamento della libertà dei privati di autodeterminare l’assetto organizzativo societario, alcuni recenti provvedimenti legislativi hanno attribuito ad autorità pubbliche incisivi poteri di intervento sulle imprese private. Nel sistema giuridico italiano, da diversi anni, l’intervento pubblico più significativo sulla gestione di imprese private, era individuabile nell’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi. I più recenti provvedimenti legislativi – recte: quello che consente al Governo di disporre il commissariamento delle imprese esercenti ‘stabilimenti di interesse strategico nazionale’ e quello che attribuisce ai Prefetti il potere di commissariamento di imprese private coinvolte in casi di corruzione nell’affidamento di appalti pubblici – hanno esteso i poteri dei commissari preposti alla gestione in tutto o in parte dell’impresa. Detti interventi legislativi attribuiscono ad autorità pubbliche “poteri speciali” che non sembrano però conformi ad alcune disposizioni costituzionali e al diritto europeo. Il commissariamento scoraggia l’investimento nelle società commissariate da parte di operatori economici di altri Stati membri, dal momento che le limitazioni in termini di responsabilità dei commissari per i risultati negativi derivanti dalla gestione dell’impresa ed il blocco nella distribuzione degli utili ai soci, potrebbero portare a perdite sociali e ad un deprezzamento del valore delle partecipazioni detenute. Le disposizioni legislative che consentono alle autorità pubbliche di disporre il commissariamento di imprese private sono da porre in relazione al fatto che il legislatore considera le misure di regolazione amministrativa non in grado di garantire in modo adeguato la soddisfazione di rilevanti interessi pubblici generali. Tali normative, che sono state approvate per affrontare specifiche emergenze, hanno tuttavia stabilizzato regole che sarebbe, invece, preferibile trovassero applicazione soltanto in casi particolari e per un periodo di tempo limitato. 
2015
Maltoni, Andrea
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