La distinzione fra feto (prodotto del concepimento fino alla nascita) e neonato (prodotto espulso dal corpo della madre, vivo, vitale o non vitale), rappresenta, il nucleo della indagine medico forense, solo eccezionalmente risolto dai riscontri autoptici macroscopici (ad esempio riscontro di materiale alimentare — latte — nel tratto gastrointestinale). Le difficolta` che il patologo forense incontra in tale indagine sono, infatti, ben note alla letteratura specializzata in materia che e` indirizzata alla ricerca di metodiche di indagine sempre piu` affidabili ed oggettive. Partendo dalle attuali conoscenze sulla cronologia della reazione da parte dei tessuti a seguito della verificazione di un « trauma » a danno del tessuto stesso, la esistenza di numerose ed oramai acclarate ricerche volte ad identificare markers di vitalita` delle lesioni cutanee ci hanno indotto a ricercare, nel tessuto del cordone ombelicale, la presenza di indici di vitalita` in corrispondenza della zona di recisione del cordone stesso allorquando si tratti di un neonato, dotato, cioe`, di vita autonoma. Muovendo da queste premesse, abbiamo voluto intraprendere una ricerca applicativa volta ad individuare la presenza e la distribuzione di markers per la vitalita` nel cordone ombelicale, utilizzando specifiche tecniche immunoistochimiche, utilizzando anticorpi anti-triptasi, fibronectina, TNF , IL6, IL8, IL10, MCP1, HSP 90-70-27, alfa1-antichimotripsina, CD 45, CD 4, CD 3, CD 8, CD 68, CD 20, IL-1. L’indagine ha consentito di individuare alcuni marcatori di vitalita` (triptasi, 1-antichimotripsina e CD 68), documentabili ed oggettivabili con metodica immunoistochimica, utilizzabili nella indagine forense in tema di determinazione dell’inizio di vita autonoma del prodotto del concepimento. La evidente positivita` di questi markers nei preparati di cordone ombelicale dei nati vivi rispetto a quelli dei nati morti ci induce, quindi, a proporli alla stregua di indici attendibili cui il medico legale puo` ricorrere tutte le volte in cui si trovi impegnato a rispondere al quesito in merito all’avvenuto inizio di vita autonoma e di atti respiratori autonomi da parte del prodotto del concepimento al momento dell’espulsione dal canale del parto.
Live – born o still – born? Oggettività diagnostiche immunoistochimiche sul funicolo ombelicale.
NERI, Margherita;GRECO, Pantaleo;
2008
Abstract
La distinzione fra feto (prodotto del concepimento fino alla nascita) e neonato (prodotto espulso dal corpo della madre, vivo, vitale o non vitale), rappresenta, il nucleo della indagine medico forense, solo eccezionalmente risolto dai riscontri autoptici macroscopici (ad esempio riscontro di materiale alimentare — latte — nel tratto gastrointestinale). Le difficolta` che il patologo forense incontra in tale indagine sono, infatti, ben note alla letteratura specializzata in materia che e` indirizzata alla ricerca di metodiche di indagine sempre piu` affidabili ed oggettive. Partendo dalle attuali conoscenze sulla cronologia della reazione da parte dei tessuti a seguito della verificazione di un « trauma » a danno del tessuto stesso, la esistenza di numerose ed oramai acclarate ricerche volte ad identificare markers di vitalita` delle lesioni cutanee ci hanno indotto a ricercare, nel tessuto del cordone ombelicale, la presenza di indici di vitalita` in corrispondenza della zona di recisione del cordone stesso allorquando si tratti di un neonato, dotato, cioe`, di vita autonoma. Muovendo da queste premesse, abbiamo voluto intraprendere una ricerca applicativa volta ad individuare la presenza e la distribuzione di markers per la vitalita` nel cordone ombelicale, utilizzando specifiche tecniche immunoistochimiche, utilizzando anticorpi anti-triptasi, fibronectina, TNF , IL6, IL8, IL10, MCP1, HSP 90-70-27, alfa1-antichimotripsina, CD 45, CD 4, CD 3, CD 8, CD 68, CD 20, IL-1. L’indagine ha consentito di individuare alcuni marcatori di vitalita` (triptasi, 1-antichimotripsina e CD 68), documentabili ed oggettivabili con metodica immunoistochimica, utilizzabili nella indagine forense in tema di determinazione dell’inizio di vita autonoma del prodotto del concepimento. La evidente positivita` di questi markers nei preparati di cordone ombelicale dei nati vivi rispetto a quelli dei nati morti ci induce, quindi, a proporli alla stregua di indici attendibili cui il medico legale puo` ricorrere tutte le volte in cui si trovi impegnato a rispondere al quesito in merito all’avvenuto inizio di vita autonoma e di atti respiratori autonomi da parte del prodotto del concepimento al momento dell’espulsione dal canale del parto.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.