Il diritto europeo della proprietà intellettuale si è recentemente caratterizzato per il perseguimento dell'obiettivo politico di liberalizzazione del mercato della gestione collettiva dei diritti d'autore e connessi. Il legislatore italiano ha apparentemente condiviso questo obiettivo nel c.d. decreto liberalizzazioni. Il processo di liberalizzazione non può essere tuttavia acriticamente letto in un'ottica di perseguimento di maggiori efficienze. Questo processo in realtà determina una serie di problemi di esternalità che il mercato può superare solo ripensando la funzione politica delle società di gestione collettiva. In un contesto di liberalizzazione il modello solidaristico di categoria, storicamente proprio delle collecting, tende ad essere sostituito da modelli di aggregazione degli interessi dei soggetti economicamente forti, ancorché appartenenti a diverse categorie professionali (ad esempio, autori e produttori); e reciprocamente porta ad emarginare autori, artisti e produttori economicamente deboli. Questo mutamento della funzione storica delle collecting riflette scelte in sé politicamente legittime, ma ad un tempo pone problemi di contraddizione strutturale con altre norme dell'ordinamento: ed in particolare con la apparentemente dichiarata volontà del legislatore europeo di proteggere autori ed artisti in posizione di debolezza economica attraverso il riconoscimento di diritti irrinunciabili a compenso.

Liberalizzazioni e gestione collettiva dei diritti di proprietà intellettuale

SARTI, Davide
2014

Abstract

Il diritto europeo della proprietà intellettuale si è recentemente caratterizzato per il perseguimento dell'obiettivo politico di liberalizzazione del mercato della gestione collettiva dei diritti d'autore e connessi. Il legislatore italiano ha apparentemente condiviso questo obiettivo nel c.d. decreto liberalizzazioni. Il processo di liberalizzazione non può essere tuttavia acriticamente letto in un'ottica di perseguimento di maggiori efficienze. Questo processo in realtà determina una serie di problemi di esternalità che il mercato può superare solo ripensando la funzione politica delle società di gestione collettiva. In un contesto di liberalizzazione il modello solidaristico di categoria, storicamente proprio delle collecting, tende ad essere sostituito da modelli di aggregazione degli interessi dei soggetti economicamente forti, ancorché appartenenti a diverse categorie professionali (ad esempio, autori e produttori); e reciprocamente porta ad emarginare autori, artisti e produttori economicamente deboli. Questo mutamento della funzione storica delle collecting riflette scelte in sé politicamente legittime, ma ad un tempo pone problemi di contraddizione strutturale con altre norme dell'ordinamento: ed in particolare con la apparentemente dichiarata volontà del legislatore europeo di proteggere autori ed artisti in posizione di debolezza economica attraverso il riconoscimento di diritti irrinunciabili a compenso.
2014
Sarti, Davide
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