L'articolo analizza la sentenza d'illegittimità costituzionale n. 10 del 2015, della quale la Corte ha stabilito la produzione di effetti solo per il futuro. Si mettono pertanto in luce i dubbi che una simile scelta comporta, essendo in probabile contrasto con le norme di legge che definiscono la necessaria rilevanza e la pregiudizialità della quaestio di legittimità rispetto al processo a quo. Si evidenziano inoltre le strade alternative che la Corte - sulla scia della sua giurisprudenza - avrebbe potuto percorrere con effetti meno dirompenti.

La Corte sceglie i tempi: sulla modulazione delle pronunce d'accoglimento dopo la sentenza n. 10/2015

VERONESI, Paolo
2015

Abstract

L'articolo analizza la sentenza d'illegittimità costituzionale n. 10 del 2015, della quale la Corte ha stabilito la produzione di effetti solo per il futuro. Si mettono pertanto in luce i dubbi che una simile scelta comporta, essendo in probabile contrasto con le norme di legge che definiscono la necessaria rilevanza e la pregiudizialità della quaestio di legittimità rispetto al processo a quo. Si evidenziano inoltre le strade alternative che la Corte - sulla scia della sua giurisprudenza - avrebbe potuto percorrere con effetti meno dirompenti.
2015
Corte costituzionale - Dichiarazione d'illegittimità - Effetti nel tempo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11392/2326635
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