Negli ultimi vi sono stati più di due miliardi e mezzo di viaggiatori; di questi, 50 milioni varcano ogni anno dai Paesi Industrializzati le frontiere dei paesi tropicali e subtropicali, dove spesso, condizioni igienico-sanitarie, abitudini alimentari, clima e stili di vita, sono diversi dai nostri. Oggi è possibile, grazie al mezzo aereo, recarsi in ogni parte del mondo in un periodo di tempo inferiore al periodo di incubazione di moltissime malattie infettive. Assieme agli uomini viaggiano anche le merci, compresi gli animali, alimenti ed insetti potenzialmente vettori di malattie e di microrganismi patogeni (globalizzazione dell’insetto vettore). In tal modo si sono diffuse alcune zoonosi emergenti come la SARS, Chikungunya, l’influenza aviaria, l’infezione da virus West Nile, la recente Sindrome Respiratoria Medio-Orientale da Coronavirus (Mers-CoV), l’infezione da virus Ebola. I rischi legati al viaggio variano in base alle caratteristiche del viaggiatore (età, stato di salute) e del viaggio (destinazione, durata, scopo) con rischi a volte anche molto diversi per coloro che visitano lo stesso Paese. In particolare, fonte di rischio sono gli alimenti e l’acqua, non accuratamente depurata, ma anche particolari condizioni ambientali (altitudine, siccità, temperature troppo elevate), presenza di parassiti nell’ambiente e negli animali con cui si può venire a contatto, insetti infetti e comportamenti sessuali a rischio. Si calcola che circa l’8% dei 50 milioni di viaggiatori diretti verso i paesi a risorse limitate, più spesso in zone tropicali, acquisisca patologie di entità tale da richiedere una valutazione medica urgente una volta rientrati dal viaggio. Considerata la sempre più frequente osservazione di malattie esotiche, il medico che si trova di fronte a un viaggiatore rientrato (di recente o meno) da un paese tropicale, è spesso confrontato con patologie e problemi clinici di cui spesso non ha esperienza riguardo alla diagnosi e terapia ad hoc, anche per le scarse conoscenze relative all’epidemiologia geografica ed alle principali modalità di presentazione di malattie tropicali/infettive in relazione all’area visitata. Non va dimenticato, inoltre, che alcune di queste che si rendono evidenti al rientro da un viaggio, possono non riconoscere un’ origine infettiva. In generale, i viaggiatori possono contrarre, a seconda della zona visitata e della tipologia del viaggio, malattie trasmissibili con modalità vettoriale (Malaria, West Nile, Leishmaniosi, febbri emorragiche virali (Dengue, Chikugunya), rickettsiosi, tripanosomiasi), da contatto oro-fecale (febbre tifoide, diarrea del viaggiatore, epatite virale A ed E), con animali o interumano (leptospirosi, tularemia, brucellosi, rabbia, febbre Q, istoplasmosi, febbre di Marburg e Lassa, Ebola), per via sessuale (HIV, HBV, sifilide, gonorrea, papillomavirus, ecc), da intossicazione alimentare da pesci (Ciguatera).

Infezioni in Situazioni Particolari. Infezioni da Importazione

CONTINI, Carlo
2015

Abstract

Negli ultimi vi sono stati più di due miliardi e mezzo di viaggiatori; di questi, 50 milioni varcano ogni anno dai Paesi Industrializzati le frontiere dei paesi tropicali e subtropicali, dove spesso, condizioni igienico-sanitarie, abitudini alimentari, clima e stili di vita, sono diversi dai nostri. Oggi è possibile, grazie al mezzo aereo, recarsi in ogni parte del mondo in un periodo di tempo inferiore al periodo di incubazione di moltissime malattie infettive. Assieme agli uomini viaggiano anche le merci, compresi gli animali, alimenti ed insetti potenzialmente vettori di malattie e di microrganismi patogeni (globalizzazione dell’insetto vettore). In tal modo si sono diffuse alcune zoonosi emergenti come la SARS, Chikungunya, l’influenza aviaria, l’infezione da virus West Nile, la recente Sindrome Respiratoria Medio-Orientale da Coronavirus (Mers-CoV), l’infezione da virus Ebola. I rischi legati al viaggio variano in base alle caratteristiche del viaggiatore (età, stato di salute) e del viaggio (destinazione, durata, scopo) con rischi a volte anche molto diversi per coloro che visitano lo stesso Paese. In particolare, fonte di rischio sono gli alimenti e l’acqua, non accuratamente depurata, ma anche particolari condizioni ambientali (altitudine, siccità, temperature troppo elevate), presenza di parassiti nell’ambiente e negli animali con cui si può venire a contatto, insetti infetti e comportamenti sessuali a rischio. Si calcola che circa l’8% dei 50 milioni di viaggiatori diretti verso i paesi a risorse limitate, più spesso in zone tropicali, acquisisca patologie di entità tale da richiedere una valutazione medica urgente una volta rientrati dal viaggio. Considerata la sempre più frequente osservazione di malattie esotiche, il medico che si trova di fronte a un viaggiatore rientrato (di recente o meno) da un paese tropicale, è spesso confrontato con patologie e problemi clinici di cui spesso non ha esperienza riguardo alla diagnosi e terapia ad hoc, anche per le scarse conoscenze relative all’epidemiologia geografica ed alle principali modalità di presentazione di malattie tropicali/infettive in relazione all’area visitata. Non va dimenticato, inoltre, che alcune di queste che si rendono evidenti al rientro da un viaggio, possono non riconoscere un’ origine infettiva. In generale, i viaggiatori possono contrarre, a seconda della zona visitata e della tipologia del viaggio, malattie trasmissibili con modalità vettoriale (Malaria, West Nile, Leishmaniosi, febbri emorragiche virali (Dengue, Chikugunya), rickettsiosi, tripanosomiasi), da contatto oro-fecale (febbre tifoide, diarrea del viaggiatore, epatite virale A ed E), con animali o interumano (leptospirosi, tularemia, brucellosi, rabbia, febbre Q, istoplasmosi, febbre di Marburg e Lassa, Ebola), per via sessuale (HIV, HBV, sifilide, gonorrea, papillomavirus, ecc), da intossicazione alimentare da pesci (Ciguatera).
2015
9788879476003
HIV; HBV; sifilide; gonorrea; papillomavirus; eptospirosi; tularemia; brucellosi; rabbia; febbre Q; Malaria; West Nile; Leishmaniosi; Dengue; Chikugunya; rickettsiosi; tripanosomiasi
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11392/2325017
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact