L’articolo fa parte della collana ‘EFFICIENZA ENERGETICA E TECNOLOGIE SOSTENIBILI’, presente su tutti i numeri della rivista e della quale Fabio Conato è curatore. Nell’ambito di tale collana Fabio Conato sviluppa cicli di contributi che raccolgono l’avanzamento delle diverse attività di ricerca da lui coordinate e che riguardano le tecnologie di involucro, il controllo delle prestazioni di insieme di componenti innovativi eterogenei (sia nella nuova edificazione sia nel recupero) e l’analisi delle soglie di attuabilità degli interventi di riqualificazione rispetto a quelli di demolizione e ricostruzione. L’attività di ricerca comprende la partecipazione con responsabilità scientifica a programmi nazionali ( ad esempio PRRIITT – in collaborazione con il Laboratorio Larco – O.R. 1.1 “Tecnologie Innovative per chiusure esterne”), il coordinamento e la responsabilità scientifica di dottorati ed assegni di ricerca. In particolare, il presente articolo fa il punto sui risultati delineati in anni di ricerca sul tema dell’involucro e dell’innovazione dei sistemi costruttivi. Nel settore delle costruzioni infatti il principale motore di innovazione è la normativa, la quale ha di fatto modificato, negli ultimi anni, la metodologia costruttiva più utilizzata nel nostro Paese, tradizionalmente caratterizzata da sistemi a umido. Se le norme sul risparmio energetico infatti, hanno portato, nei primi anni a seguito della loro applicazione, ad un progressivo manifestarsi dell’inadeguatezza di tali sistemi, nel rispondere in termini di prestazioni e di risoluzione dei nodi di interfaccia tra componenti eterogenee, ai requisiti messi in campo, in favore di tecnologie a secco, forti del vantaggio di costituire un sistema completo e prestazionalmente efficiente in tutti i suoi aspetti; negli ultimi anni il mercato delle murature si è adeguato, mettendo in campo prodotti costituiti da materiali più performanti e introducendo innovazioni rivolte alla risoluzione delle problematiche relative ai ponti termici. Si sta assistendo dunque alla proposta da parte dell’industria dei sistemi costruttivi a umido di soluzioni che, pur derivando da tecnologie consolidate, offrono nuove prestazioni - in parte mutuate da sistemi a secco - che costituiscono soluzioni costruttive complete, dotate di certificazioni di rispondenza alle normative sia per gli aspetti termici, sia per gli aspetti acustici e sismici.
Evoluzione tecnologica dei sistemi a umido
CONATO, Fabio;
2014
Abstract
L’articolo fa parte della collana ‘EFFICIENZA ENERGETICA E TECNOLOGIE SOSTENIBILI’, presente su tutti i numeri della rivista e della quale Fabio Conato è curatore. Nell’ambito di tale collana Fabio Conato sviluppa cicli di contributi che raccolgono l’avanzamento delle diverse attività di ricerca da lui coordinate e che riguardano le tecnologie di involucro, il controllo delle prestazioni di insieme di componenti innovativi eterogenei (sia nella nuova edificazione sia nel recupero) e l’analisi delle soglie di attuabilità degli interventi di riqualificazione rispetto a quelli di demolizione e ricostruzione. L’attività di ricerca comprende la partecipazione con responsabilità scientifica a programmi nazionali ( ad esempio PRRIITT – in collaborazione con il Laboratorio Larco – O.R. 1.1 “Tecnologie Innovative per chiusure esterne”), il coordinamento e la responsabilità scientifica di dottorati ed assegni di ricerca. In particolare, il presente articolo fa il punto sui risultati delineati in anni di ricerca sul tema dell’involucro e dell’innovazione dei sistemi costruttivi. Nel settore delle costruzioni infatti il principale motore di innovazione è la normativa, la quale ha di fatto modificato, negli ultimi anni, la metodologia costruttiva più utilizzata nel nostro Paese, tradizionalmente caratterizzata da sistemi a umido. Se le norme sul risparmio energetico infatti, hanno portato, nei primi anni a seguito della loro applicazione, ad un progressivo manifestarsi dell’inadeguatezza di tali sistemi, nel rispondere in termini di prestazioni e di risoluzione dei nodi di interfaccia tra componenti eterogenee, ai requisiti messi in campo, in favore di tecnologie a secco, forti del vantaggio di costituire un sistema completo e prestazionalmente efficiente in tutti i suoi aspetti; negli ultimi anni il mercato delle murature si è adeguato, mettendo in campo prodotti costituiti da materiali più performanti e introducendo innovazioni rivolte alla risoluzione delle problematiche relative ai ponti termici. Si sta assistendo dunque alla proposta da parte dell’industria dei sistemi costruttivi a umido di soluzioni che, pur derivando da tecnologie consolidate, offrono nuove prestazioni - in parte mutuate da sistemi a secco - che costituiscono soluzioni costruttive complete, dotate di certificazioni di rispondenza alle normative sia per gli aspetti termici, sia per gli aspetti acustici e sismici.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.