L’intervento che si propone è finalizzato a descrivere gli esiti dell’attività di ricerca svolta nell’ambito del XXVI Ciclo del Dottorato di Ricerca in Tecnologia dell’Architettura avviato dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara e AATS (Alto Adriatico Tecnologia e Sviluppo), spin-off del Cantiere Alto Adriatico di Monfalcone. I tre anni di ricerca da breve tempo conclusi hanno portato all’individuazione di un metodo per l’esecuzione degli interventi di restauro sul patrimonio marittimo in uso, in particolare sulle unità sia da lavoro sia da diporto con costruzione lignea o composita legno-metallo. Il risultato finale non è l’esclusiva ottimizzazione del processo di recupero delle imbarcazioni storiche e d’interesse ma anche l’elaborazione di linee guida a supporto dell’intervento, secondo i principi e criteri propri della disciplina del restauro. In quest’ottica sono state indagate le criticità conseguenti all’applicazione di materiali e prodotti moderni su sistemi costruttivi del passato, le possibilità date dai principi del minimo intervento, della reversibilità, della durabilità e della compatibilità di destinazione d’uso su questa particolare categoria di beni. La consapevolezza che soltanto un approccio scientifico potesse favorire l’individuazione di corrette tecniche d’intervento basate su criteri di scelta critica condivisi, ha portato alla verifica del metodo su due casi studio, rispettivamente il Dragone Aretusa I-18 del 1956 ed Acanto D-27 del 1966. L’applicabilità del metodo e la sua verifica, unitamente a indagini e procedure mirate alla stabilizzazione (e conseguente minimizzazione dei danni) delle imbarcazioni in attesa di intervento sono aspetti ritenuti di primaria importanza, specialmente in un contesto socio economico come quello odierno nel quale da un lato è crescente la consapevolezza dell’importanza legata ai beni del mare ma dall’altro crescenti sono anche le difficoltà economiche che aggravano le difficoltà di gestione del patrimonio stesso.
Linee guida di intervento su imbarcazioni in uso a struttura lignea o composita legno-metallo Proposta di metodo per l’esecuzione degli interventi di restauro e sistema di catalogazione del patrimonio marittimo nazionale
BORTOLAMI, Leonardo;FABBRI, Rita
2014
Abstract
L’intervento che si propone è finalizzato a descrivere gli esiti dell’attività di ricerca svolta nell’ambito del XXVI Ciclo del Dottorato di Ricerca in Tecnologia dell’Architettura avviato dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara e AATS (Alto Adriatico Tecnologia e Sviluppo), spin-off del Cantiere Alto Adriatico di Monfalcone. I tre anni di ricerca da breve tempo conclusi hanno portato all’individuazione di un metodo per l’esecuzione degli interventi di restauro sul patrimonio marittimo in uso, in particolare sulle unità sia da lavoro sia da diporto con costruzione lignea o composita legno-metallo. Il risultato finale non è l’esclusiva ottimizzazione del processo di recupero delle imbarcazioni storiche e d’interesse ma anche l’elaborazione di linee guida a supporto dell’intervento, secondo i principi e criteri propri della disciplina del restauro. In quest’ottica sono state indagate le criticità conseguenti all’applicazione di materiali e prodotti moderni su sistemi costruttivi del passato, le possibilità date dai principi del minimo intervento, della reversibilità, della durabilità e della compatibilità di destinazione d’uso su questa particolare categoria di beni. La consapevolezza che soltanto un approccio scientifico potesse favorire l’individuazione di corrette tecniche d’intervento basate su criteri di scelta critica condivisi, ha portato alla verifica del metodo su due casi studio, rispettivamente il Dragone Aretusa I-18 del 1956 ed Acanto D-27 del 1966. L’applicabilità del metodo e la sua verifica, unitamente a indagini e procedure mirate alla stabilizzazione (e conseguente minimizzazione dei danni) delle imbarcazioni in attesa di intervento sono aspetti ritenuti di primaria importanza, specialmente in un contesto socio economico come quello odierno nel quale da un lato è crescente la consapevolezza dell’importanza legata ai beni del mare ma dall’altro crescenti sono anche le difficoltà economiche che aggravano le difficoltà di gestione del patrimonio stesso.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.