L’atto del meditare è un gesto individuale, riservato, segreto, compiuto spesso in spazi o luoghi che la collettività o la natura hanno costruito e modificato nel tempo. Rappresenta pertanto l’espressione dell’individualità e collettività insieme, della capacità della natura umana di lavorare individualmente per il bene della comunità. E’ da qui che è necessario ripartire. La stretta relazione esistente tra la composizione dell’architettura, dello spazio, della forma si riassume nel principio che la forma non si riduce a puro esercizio stilistico. Non può essere separata dal contenuto che rappresenta. Non può isolarsi, non può vivere di vita propria. Tutti quei contenuti che deve rappresentare devono provenire dagli altri saperi in grado di condizionare la società umana. .
Sull'architettura
RINALDI, Andrea
2014
Abstract
L’atto del meditare è un gesto individuale, riservato, segreto, compiuto spesso in spazi o luoghi che la collettività o la natura hanno costruito e modificato nel tempo. Rappresenta pertanto l’espressione dell’individualità e collettività insieme, della capacità della natura umana di lavorare individualmente per il bene della comunità. E’ da qui che è necessario ripartire. La stretta relazione esistente tra la composizione dell’architettura, dello spazio, della forma si riassume nel principio che la forma non si riduce a puro esercizio stilistico. Non può essere separata dal contenuto che rappresenta. Non può isolarsi, non può vivere di vita propria. Tutti quei contenuti che deve rappresentare devono provenire dagli altri saperi in grado di condizionare la società umana. .I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.