L'articolo presenta un lavoro di ricerca sulla stretta relazione tra l'innovazione tecnologica e il tessuto sociale in cui si realizza. La ricerca trae spunto dal caso del Sudtirolo, all'avanguardia nella cura dell'ambiente, per interrogarsi sul processo di eccellenza che lo caratterizza, alla luce della cultura politica in cui si è sviluppato; tratta inoltre del rapporto tra l'architettura e il proprio territorio di riferimento. Suggerisce infine riflessioni più ampie, che spaziano dal caso di un ambito regionale particolare alla situazione più generale. Come è noto anche al grande pubblico, in questi ultimi anni, la Provincia Autonoma di Bolzano si è distinta per una elevata qualità delle costruzioni e, nel tempo, ha continuato a sperimentare sui temi della sostenibilità a tutto campo. Il primato raggiunto non stupisce, perché questa zona del Paese è da sempre particolarmente sensibile alla valorizzazione del proprio patrimonio naturale. Per quanto riguarda i temi ambientali, nello specifico, l'Amministrazione provinciale si è impegnata già dai lontani anni Ottanta del Novecento, arrivando poi ad emanare la prima norma locale italiana sull'efficienza energetica degli edifici. Lo scopo della ricerca è quello di comprendere quali sono le condizioni che hanno prodotto risultati di qualità del tutto singolari, dal momento che, fino ad oggi, in nessun'altra regione italiana si è riscontrata una ricchezza di esperienze simili. Il nuovo approccio dello studio che qui si presenta è quindi importante perché affronta il nodo cruciale della presunta neutralità della tecnologia rispetto al territorio in cui viene utilizzata, o di una sua ipotetica indifferenza, dimostrando il contrario; contribuisce inoltre ad evidenziare il rapporto molto stretto tra innovazione e architettura, e il ruolo che quest'ultima ricopre all'interno della società.
Il territorio culturale di un'eccellenza tecnologica – Una ricerca sul campo in Sudtirolo / The Cultural Territory of a Technological Excellence - A Field Research in South Tyrol
TONI, Michela Maria
2014
Abstract
L'articolo presenta un lavoro di ricerca sulla stretta relazione tra l'innovazione tecnologica e il tessuto sociale in cui si realizza. La ricerca trae spunto dal caso del Sudtirolo, all'avanguardia nella cura dell'ambiente, per interrogarsi sul processo di eccellenza che lo caratterizza, alla luce della cultura politica in cui si è sviluppato; tratta inoltre del rapporto tra l'architettura e il proprio territorio di riferimento. Suggerisce infine riflessioni più ampie, che spaziano dal caso di un ambito regionale particolare alla situazione più generale. Come è noto anche al grande pubblico, in questi ultimi anni, la Provincia Autonoma di Bolzano si è distinta per una elevata qualità delle costruzioni e, nel tempo, ha continuato a sperimentare sui temi della sostenibilità a tutto campo. Il primato raggiunto non stupisce, perché questa zona del Paese è da sempre particolarmente sensibile alla valorizzazione del proprio patrimonio naturale. Per quanto riguarda i temi ambientali, nello specifico, l'Amministrazione provinciale si è impegnata già dai lontani anni Ottanta del Novecento, arrivando poi ad emanare la prima norma locale italiana sull'efficienza energetica degli edifici. Lo scopo della ricerca è quello di comprendere quali sono le condizioni che hanno prodotto risultati di qualità del tutto singolari, dal momento che, fino ad oggi, in nessun'altra regione italiana si è riscontrata una ricchezza di esperienze simili. Il nuovo approccio dello studio che qui si presenta è quindi importante perché affronta il nodo cruciale della presunta neutralità della tecnologia rispetto al territorio in cui viene utilizzata, o di una sua ipotetica indifferenza, dimostrando il contrario; contribuisce inoltre ad evidenziare il rapporto molto stretto tra innovazione e architettura, e il ruolo che quest'ultima ricopre all'interno della società.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.