La diffusa commercializzazione di leganti cementizi nei primi anni del XX secolo rivoluziona i tradizionali prodotti e sistemi di finitura e rinnova, con nuovi procedimenti e nuove composizioni, le consuetudini della tradizione costruttiva e decorativa. In questo contesto, le finiture e le decorazioni realizzate a ‘finta pietra’, con legante cementizio, contraddistinguono almeno cinque decenni dell'architettura del Novecento, dalle esperienze Liberty sino all'architettura degli anni Quaranta, a testimonianza delle consolidate aspettative che si riponevano nel cemento, non solo da un punto di vista strutturale, ma anche decorativo. Le pietre artificiali costituiscono il risultato di raffinate elaborazioni tecnologiche e al tempo stesso sono il prodotto di un’attività artigianale intrisa di volontà artistica; a questa dualità corrisponde oggi una particolare difficoltà nel valutare correttamente gli interventi manutentivi e di restauro. È oggi fondamentale un recupero 'culturale' e tecnico di questa produzione: la conoscenza, intesa come esplorazione di uno specifico aspetto della cultura materiale, è pertanto un presupposto fondamentale per affrontare in modo adeguato l’intervento conservativo di questi materiali e delle loro superfici, quali esempi di sperimentazione tecnica di particolare valenza.
Litocemento. Le pietre artificiali cementizie nell'architettura dei primi decenni del Novecento: tecnologie di realizzazione e problematiche conservative.
FABBRI, Rita;ROCCHI, Luca
2014
Abstract
La diffusa commercializzazione di leganti cementizi nei primi anni del XX secolo rivoluziona i tradizionali prodotti e sistemi di finitura e rinnova, con nuovi procedimenti e nuove composizioni, le consuetudini della tradizione costruttiva e decorativa. In questo contesto, le finiture e le decorazioni realizzate a ‘finta pietra’, con legante cementizio, contraddistinguono almeno cinque decenni dell'architettura del Novecento, dalle esperienze Liberty sino all'architettura degli anni Quaranta, a testimonianza delle consolidate aspettative che si riponevano nel cemento, non solo da un punto di vista strutturale, ma anche decorativo. Le pietre artificiali costituiscono il risultato di raffinate elaborazioni tecnologiche e al tempo stesso sono il prodotto di un’attività artigianale intrisa di volontà artistica; a questa dualità corrisponde oggi una particolare difficoltà nel valutare correttamente gli interventi manutentivi e di restauro. È oggi fondamentale un recupero 'culturale' e tecnico di questa produzione: la conoscenza, intesa come esplorazione di uno specifico aspetto della cultura materiale, è pertanto un presupposto fondamentale per affrontare in modo adeguato l’intervento conservativo di questi materiali e delle loro superfici, quali esempi di sperimentazione tecnica di particolare valenza.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.