Il volume Norberto Bobbio. Gli anni padovani, a cura di Baldassare Pastore e Giuseppe Zaccaria, va ad arricchire la già cospicua letteratura riguardante quello che da Luigi Ferrajoli è stato indicato come «il massimo teorico del diritto e il massimo filosofo della politica del nostro Paese nella seconda metà del Novecento» (L. Ferrajoli, L'itinerario di Norberto Bobbio: dalla teoria generale del diritto alla teoria della democrazia, "Teoria Politica", XX, n. 3, (2004), p. 127), colmando la lacuna relativa agli anni trascorsi da Bobbio nell'Ateneo patavino. Si tratta del periodo che va dal 1940 al 1948, quando Bobbio insegna nella Facoltà di Giurisprudenza, termina lo straordinariato e matura, il primo gennaio 1942, la nomina a professore ordinario. In quegli anni Bobbio affianca all'attività accademica una diretta presenza sul piano della vita pubblica: fa il proprio ingresso nell'antifascismo attivo unendosi a docenti quali Marchetti, Opocher e Meneghetti, che contribuiscono a fare dell'Università padovana uno dei fulcri della Resistenza veneta, e partecipa attivamente alla vita politica, seppur per un brevissimo lasso di tempo, candidandosi, per le elezioni, subito dopo la fine della guerra, nelle file del Partito d'Azione, ma con risultati assai modesti.
Norberto Bobbio. Gli anni padovani
BERNARDINI, Maria Giulia
2011
Abstract
Il volume Norberto Bobbio. Gli anni padovani, a cura di Baldassare Pastore e Giuseppe Zaccaria, va ad arricchire la già cospicua letteratura riguardante quello che da Luigi Ferrajoli è stato indicato come «il massimo teorico del diritto e il massimo filosofo della politica del nostro Paese nella seconda metà del Novecento» (L. Ferrajoli, L'itinerario di Norberto Bobbio: dalla teoria generale del diritto alla teoria della democrazia, "Teoria Politica", XX, n. 3, (2004), p. 127), colmando la lacuna relativa agli anni trascorsi da Bobbio nell'Ateneo patavino. Si tratta del periodo che va dal 1940 al 1948, quando Bobbio insegna nella Facoltà di Giurisprudenza, termina lo straordinariato e matura, il primo gennaio 1942, la nomina a professore ordinario. In quegli anni Bobbio affianca all'attività accademica una diretta presenza sul piano della vita pubblica: fa il proprio ingresso nell'antifascismo attivo unendosi a docenti quali Marchetti, Opocher e Meneghetti, che contribuiscono a fare dell'Università padovana uno dei fulcri della Resistenza veneta, e partecipa attivamente alla vita politica, seppur per un brevissimo lasso di tempo, candidandosi, per le elezioni, subito dopo la fine della guerra, nelle file del Partito d'Azione, ma con risultati assai modesti.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.