Vajont, Stava, Val Pola, Sarno, Cancia: sono i nomi dei luoghi che sono stati sede di catastrofi propiziate, se non esplicitamente causate, dalle attività umane. Nomi di luoghi noti a tutti, dove si sono contate centinaia o migliaia di vittime, e nomi di luoghi sconosciuti ai più, dove decine o centinaia di persone hanno perso la vita e sono state rapidamente dimenticate. In Italia i disastri di natura idrogeologica sono secondi solo ai terremoti quanto a numero di vittime e costi sostenuti per riparare ai danni. Ma quanto e più dei terremoti questi disastri sono oggetto di una sorta di amnesia collettiva e diventano tema di dibattito anche politico solo quando irrompono nella cronaca quotidiana. Eppure per loro natura presupporrebbero un'attenta opera di prevenzione basata su un uso corretto del territorio. E' presentato un bilancio dei principali disastri, delle vicende processuali collegate e delle contromisure adottate, sia sotto forma di interventi diretti nelle zone colpite, sia attraverso atti legislativi. Ne merge un quadro normativo complessivamente soddisfacente, ma largamente disapplicato, soprattutto a causa di interventi di urbanizzazione non controllata in aree inadatte per varie cause naturali.
Grandi frane: disastri e processi del Novecento
GHIROTTI, Monica
2013
Abstract
Vajont, Stava, Val Pola, Sarno, Cancia: sono i nomi dei luoghi che sono stati sede di catastrofi propiziate, se non esplicitamente causate, dalle attività umane. Nomi di luoghi noti a tutti, dove si sono contate centinaia o migliaia di vittime, e nomi di luoghi sconosciuti ai più, dove decine o centinaia di persone hanno perso la vita e sono state rapidamente dimenticate. In Italia i disastri di natura idrogeologica sono secondi solo ai terremoti quanto a numero di vittime e costi sostenuti per riparare ai danni. Ma quanto e più dei terremoti questi disastri sono oggetto di una sorta di amnesia collettiva e diventano tema di dibattito anche politico solo quando irrompono nella cronaca quotidiana. Eppure per loro natura presupporrebbero un'attenta opera di prevenzione basata su un uso corretto del territorio. E' presentato un bilancio dei principali disastri, delle vicende processuali collegate e delle contromisure adottate, sia sotto forma di interventi diretti nelle zone colpite, sia attraverso atti legislativi. Ne merge un quadro normativo complessivamente soddisfacente, ma largamente disapplicato, soprattutto a causa di interventi di urbanizzazione non controllata in aree inadatte per varie cause naturali.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.