Il 20 maggio 2012 in Pianura Padana è iniziata una sequenza sismica che ha interessato una vasta area compresa tra le Province di Reggio Emilia, Modena, Mantova, Bologna e Ferrara. La prima forte scossa, di magnitudo locale ML=5,9, è avvenuta alle 4:03 ora locale, con epicentro tra Mirandola e Finale Emilia, seguita, nel giro di 4 minuti, da altre due forti scosse, la prima di ML=4,8 e la seconda di ML=5,1, con epicentro in Comune di Bondeno; nove giorni dopo è stata registrata un’altra forte scossa (ML=5,8), con epicentro tra Mirandola e Medolla. Tra il 20 maggio e il 3 giugno 2012 sono state registrate ben 7 scosse di ML>5,0 con epicentri distribuiti tra Novi di Modena (MO) e Vigarano Mainarda (FE). I maggiori effetti locali osservati sono stati l’amplificazione del moto sismico e fenomeni di liquefazione, verificatisi soprattutto in corrispondenza di alvei abbandonati di fiumi appenninici. Per una ricostruzione post-sisma e una pianificazione urbanistica veramente orientata alla mitigazione del rischio sismico è quindi fondamentale disporre di mappe dei fattori di amplificazione e del potenziale di liquefazione. Si è quindi proceduto a realizzare la microzonazione sismica dei Comuni più danneggiati (v. Gruppo di lavoro MS Emilia 2012, in questo volume) ponendo particolare attenzione alla valutazione dell’amplificazione e del potenziale di liquefazione.
Cartografia speditiva dell’amplificazione e del rischio di liquefazione nelle aree epicentrali del terremoto dell’Emilia 2012 (ML =5.9)
FIORAVANTE, Vincenzo;GIRETTI, Daniela;
2013
Abstract
Il 20 maggio 2012 in Pianura Padana è iniziata una sequenza sismica che ha interessato una vasta area compresa tra le Province di Reggio Emilia, Modena, Mantova, Bologna e Ferrara. La prima forte scossa, di magnitudo locale ML=5,9, è avvenuta alle 4:03 ora locale, con epicentro tra Mirandola e Finale Emilia, seguita, nel giro di 4 minuti, da altre due forti scosse, la prima di ML=4,8 e la seconda di ML=5,1, con epicentro in Comune di Bondeno; nove giorni dopo è stata registrata un’altra forte scossa (ML=5,8), con epicentro tra Mirandola e Medolla. Tra il 20 maggio e il 3 giugno 2012 sono state registrate ben 7 scosse di ML>5,0 con epicentri distribuiti tra Novi di Modena (MO) e Vigarano Mainarda (FE). I maggiori effetti locali osservati sono stati l’amplificazione del moto sismico e fenomeni di liquefazione, verificatisi soprattutto in corrispondenza di alvei abbandonati di fiumi appenninici. Per una ricostruzione post-sisma e una pianificazione urbanistica veramente orientata alla mitigazione del rischio sismico è quindi fondamentale disporre di mappe dei fattori di amplificazione e del potenziale di liquefazione. Si è quindi proceduto a realizzare la microzonazione sismica dei Comuni più danneggiati (v. Gruppo di lavoro MS Emilia 2012, in questo volume) ponendo particolare attenzione alla valutazione dell’amplificazione e del potenziale di liquefazione.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.