SommARIo La steatosi epatica non alcolica (Non-Alcoholic Fatty Liver Disease, NAFLD), comprende una varietà di quadri istologici che vanno dalla steatosi semplice alla steatoepatite, fino alla cirrosi. Dati clinici e sperimentali fanno ritenere la NAFLD una manifestazione epatica della sindrome metabolica (SM). L’associazione tra SM e NAFLD è per lo più di tipo epidemiologico, ma anche dal punto di vista patogenetico queste due condizioni sembrano condividere numerosi aspetti tra cui, più rilevante, l’insulinoresistenza (IR). Quest’ultima è modulata da mediatori rilasciati da cellule immunitarie e dagli adipociti, e particolarmente significativo appare il ruolo di citochine come il TNF-α. All’opposto l’adiponectina è un potente inibitore del TNF-α, e studi in vitro e nell’animale hanno documentato l’importanza di questa adipochina nel contrastare infiammazione, insulino-resistenza sistemica ed epatica e il conseguente sviluppo di NAFLD. Fattori genetici (il cui ruolo si inizia solo oggi ad intravvedere, in particolare per quanto riguarda il gene PNPLA3), citochine, dieta, insulino-resistenza, stress ossidativo e stress del reticolo endoplasmico, microflora intestinale e immunità costitutiva concorrono, secondo una modalità complessa, a definire “colpi multipli paralleli” che agiscono in modo convergente a livello dell’epatocita e ne inducono il danno. La NAFLD, e in particolare la steatoepatite, si associa ad un aumentato rischio di morte per tutte le cause; sono ormai numerosi i dati in letteratura che inducono a considerarla un fattore di rischio per malattia cardiovascolare indipendente da età, sesso, fumo, colesterolemia e i restanti componenti della SM. Le strategie terapeutiche non sono ancora chiaramente definite, ma la modificazione dello stile di vita (dieta, esercizio fisico e calo ponderale) determinano un miglioramento dell’insulinoresistenza, della SM eventualmente presente e del quadro clinico ed istologico epatico.
Sindrome metabolica e steatosi epatica: rapporti, meccanismi e determinanti.
PASSARO, Angelina;VIGNA, Giovanni Battista
2012
Abstract
SommARIo La steatosi epatica non alcolica (Non-Alcoholic Fatty Liver Disease, NAFLD), comprende una varietà di quadri istologici che vanno dalla steatosi semplice alla steatoepatite, fino alla cirrosi. Dati clinici e sperimentali fanno ritenere la NAFLD una manifestazione epatica della sindrome metabolica (SM). L’associazione tra SM e NAFLD è per lo più di tipo epidemiologico, ma anche dal punto di vista patogenetico queste due condizioni sembrano condividere numerosi aspetti tra cui, più rilevante, l’insulinoresistenza (IR). Quest’ultima è modulata da mediatori rilasciati da cellule immunitarie e dagli adipociti, e particolarmente significativo appare il ruolo di citochine come il TNF-α. All’opposto l’adiponectina è un potente inibitore del TNF-α, e studi in vitro e nell’animale hanno documentato l’importanza di questa adipochina nel contrastare infiammazione, insulino-resistenza sistemica ed epatica e il conseguente sviluppo di NAFLD. Fattori genetici (il cui ruolo si inizia solo oggi ad intravvedere, in particolare per quanto riguarda il gene PNPLA3), citochine, dieta, insulino-resistenza, stress ossidativo e stress del reticolo endoplasmico, microflora intestinale e immunità costitutiva concorrono, secondo una modalità complessa, a definire “colpi multipli paralleli” che agiscono in modo convergente a livello dell’epatocita e ne inducono il danno. La NAFLD, e in particolare la steatoepatite, si associa ad un aumentato rischio di morte per tutte le cause; sono ormai numerosi i dati in letteratura che inducono a considerarla un fattore di rischio per malattia cardiovascolare indipendente da età, sesso, fumo, colesterolemia e i restanti componenti della SM. Le strategie terapeutiche non sono ancora chiaramente definite, ma la modificazione dello stile di vita (dieta, esercizio fisico e calo ponderale) determinano un miglioramento dell’insulinoresistenza, della SM eventualmente presente e del quadro clinico ed istologico epatico.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.