Nell'articolo si esamina il tema dell’applicazione della disciplina del Codice dei contratti pubblici alle opere di urbanizzazione primaria e secondaria e a quelle ad esse assimilabili. Nella prima parte ci si sofferma sulla disciplina della realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria sotto soglia dopo il Decreto Salva Italia, anche con riguardo ai meccanismi competitivi richiamati nelle leggi regionali in materia di governo del territorio e alla pronunzia del giudice amministrativo sul caso del Comune di Quarrata. Inoltre, sono indicate le ragioni che inducono a qualificare giuridicamente in termini diversi rispetto all'impostazione accolta dalla Consulta la realizzazione di certe opere extra oneri. Nella seconda parte vengono approfondite le ipotesi in cui le risorse pubbliche e private utilizzabili ai fini delle trasformazioni urbanistiche sono scarse, nonché esaminati i meccanismi competitivi applicabili e il potere esercitabile tramite il piano urbanistico. E' soprattutto con riguardo a tali profili che si è cercato di porre in rilievo come la sussistenza di alcune condizioni dovrebbe indurre le amministrazioni comunali a fare ricorso a meccanismi competitivi. Il contributo si conclude con alcune considerazioni in ordine all’ipotesi che siano i legislatori regionali a dettare discipline con effetti pro-concorsuali in campo urbanistico.
Pianificazione urbanistica e meccanismi competitivi
MALTONI, Andrea;DI LENA, Stefano
2014
Abstract
Nell'articolo si esamina il tema dell’applicazione della disciplina del Codice dei contratti pubblici alle opere di urbanizzazione primaria e secondaria e a quelle ad esse assimilabili. Nella prima parte ci si sofferma sulla disciplina della realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria sotto soglia dopo il Decreto Salva Italia, anche con riguardo ai meccanismi competitivi richiamati nelle leggi regionali in materia di governo del territorio e alla pronunzia del giudice amministrativo sul caso del Comune di Quarrata. Inoltre, sono indicate le ragioni che inducono a qualificare giuridicamente in termini diversi rispetto all'impostazione accolta dalla Consulta la realizzazione di certe opere extra oneri. Nella seconda parte vengono approfondite le ipotesi in cui le risorse pubbliche e private utilizzabili ai fini delle trasformazioni urbanistiche sono scarse, nonché esaminati i meccanismi competitivi applicabili e il potere esercitabile tramite il piano urbanistico. E' soprattutto con riguardo a tali profili che si è cercato di porre in rilievo come la sussistenza di alcune condizioni dovrebbe indurre le amministrazioni comunali a fare ricorso a meccanismi competitivi. Il contributo si conclude con alcune considerazioni in ordine all’ipotesi che siano i legislatori regionali a dettare discipline con effetti pro-concorsuali in campo urbanistico.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.