Il testo analizza l’uso nel lessico politico della coppia concettuale dicotomica “amico/nemico” che Carl Schmitt considera essenziale per la spiegazione dei fenomeni riguardanti l’ambito dell’esperienza politica. Il discorso schmittiano si colloca all’interno di uno dei campi propri della riflessione filosofico-politica: quello relativo all’individuazione della “categoria del politico”. Essa enfatizza l’immanenza del principio di esclusione, all’interno di un pensiero orientato all’ordine e all’unità politica (centrata sulla decisione sovrana) e radicalmente critico nei riguardi del pluralismo, che, invece, caratterizza l’articolazione delle organizzazioni giuridico-politiche odierni e i modelli normativi che le sostengono.
La dialettica amico/nemico nella filosofia politica
PASTORE, Baldassare
2013
Abstract
Il testo analizza l’uso nel lessico politico della coppia concettuale dicotomica “amico/nemico” che Carl Schmitt considera essenziale per la spiegazione dei fenomeni riguardanti l’ambito dell’esperienza politica. Il discorso schmittiano si colloca all’interno di uno dei campi propri della riflessione filosofico-politica: quello relativo all’individuazione della “categoria del politico”. Essa enfatizza l’immanenza del principio di esclusione, all’interno di un pensiero orientato all’ordine e all’unità politica (centrata sulla decisione sovrana) e radicalmente critico nei riguardi del pluralismo, che, invece, caratterizza l’articolazione delle organizzazioni giuridico-politiche odierni e i modelli normativi che le sostengono.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.