Il libro tratta dei mutamenti dell’odierno scenario giuridico che pongono in evidenza il ruolo degli interpreti. Le fonti costituiscono i luoghi privilegiati a cui gli interpreti devono rivolgersi per trarre le norme da applicare ai casi concreti. Acquistano consistenza, a questo riguardo, i ragionamenti con i quali si giustifica l’attribuzione di significato ai testi normativi al fine del reperimento della soluzione adeguata alla circostanza particolare. Ma l’assetto delle fonti si trasforma, si pluralizza, tende a destrutturarsi, a disarticolarsi. Non vi è più un centro unitario di produzione giuridica. Si è in presenza di una molteplicità di soggetti che, a livello nazionale, sovranazionale, internazionale, globale, producono regole, le quali, peraltro, assumono diverse consistenze prescrittive, differenti gradi di vincolatività. Il diritto contemporaneo assume, così, un carattere policentrico, osmotico, ipertrofico, ibrido, mobile. La configurazione delle fonti subisce un processo di revisione all’interno di una prassi in cui la normatività giuridica si pone come risultato di fattori complessi che si combinano e interagiscono. L’uso delle fonti rinvia alla loro ricerca e individuazione e ciò richiede un esercizio interpretativo. L’interpretazione costituisce un aspetto interno alla dinamica delle fonti, continuando a rappresentare una delle chiavi di accesso privilegiate per render conto in maniera adeguata dell’articolazione attuale dell’esperienza giuridica.

Interpreti e fonti nell'esperienza giuridica contemporanea

PASTORE, Baldassare
2014

Abstract

Il libro tratta dei mutamenti dell’odierno scenario giuridico che pongono in evidenza il ruolo degli interpreti. Le fonti costituiscono i luoghi privilegiati a cui gli interpreti devono rivolgersi per trarre le norme da applicare ai casi concreti. Acquistano consistenza, a questo riguardo, i ragionamenti con i quali si giustifica l’attribuzione di significato ai testi normativi al fine del reperimento della soluzione adeguata alla circostanza particolare. Ma l’assetto delle fonti si trasforma, si pluralizza, tende a destrutturarsi, a disarticolarsi. Non vi è più un centro unitario di produzione giuridica. Si è in presenza di una molteplicità di soggetti che, a livello nazionale, sovranazionale, internazionale, globale, producono regole, le quali, peraltro, assumono diverse consistenze prescrittive, differenti gradi di vincolatività. Il diritto contemporaneo assume, così, un carattere policentrico, osmotico, ipertrofico, ibrido, mobile. La configurazione delle fonti subisce un processo di revisione all’interno di una prassi in cui la normatività giuridica si pone come risultato di fattori complessi che si combinano e interagiscono. L’uso delle fonti rinvia alla loro ricerca e individuazione e ciò richiede un esercizio interpretativo. L’interpretazione costituisce un aspetto interno alla dinamica delle fonti, continuando a rappresentare una delle chiavi di accesso privilegiate per render conto in maniera adeguata dell’articolazione attuale dell’esperienza giuridica.
2014
9788813350895
Fonti; Interpretazione giuridica; ermeneutica; diritto positivo; positivizzazione giuridica
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