Nelle sue "Réflexions critiques sur la poësie et la peinture" (1719), il critico e teorico dell'arte francese Jean-Baptiste Du Bos introduce una descrizione del famoso dipinto di Nicola Poussin "Et in Arcadia ego" che però non corrisponde a nessuna delle due versioni del soggetto eseguite dall'artista nel 1630 e nel 1638-40. Questo saggio mira a fare luce sull'erronea descrizione di Du Bos e sul complesso significato del dipinto e del suo motto latino – al centro di numerose disamine, come mostra imprimis il celebre saggio di Erwin Panofsky "«Et in Arcadia ego». Poussin and the Elegiac Tradition" (1936). Si affronta qui un'indagine filologica e iconografica finalizzata a mettere in rilevo la fortuna europea, in età moderna, del tema dell'Arcadia e le connesse implicazioni in termini di estetica e di teoria dell'arte.
Et in arcadia ego. Du Bos interprete di Poussin
GATTI, Andrea
2012
Abstract
Nelle sue "Réflexions critiques sur la poësie et la peinture" (1719), il critico e teorico dell'arte francese Jean-Baptiste Du Bos introduce una descrizione del famoso dipinto di Nicola Poussin "Et in Arcadia ego" che però non corrisponde a nessuna delle due versioni del soggetto eseguite dall'artista nel 1630 e nel 1638-40. Questo saggio mira a fare luce sull'erronea descrizione di Du Bos e sul complesso significato del dipinto e del suo motto latino – al centro di numerose disamine, come mostra imprimis il celebre saggio di Erwin Panofsky "«Et in Arcadia ego». Poussin and the Elegiac Tradition" (1936). Si affronta qui un'indagine filologica e iconografica finalizzata a mettere in rilevo la fortuna europea, in età moderna, del tema dell'Arcadia e le connesse implicazioni in termini di estetica e di teoria dell'arte.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.