La fotomodellazione è una nuova tecnologia che consente di creare modelli metrici 3D a partire da semplici fotografie digitali. Caricando nel software di fotomodellazione un adeguato numero di immagini è possibile ottenere in modo automatico, senza che l’operatore debba fare interventi selettivi, la posizione spaziale di tutti i pixel degli “n” fotogrammi scattati dell’oggetto. Il risultato è la generazione di nuvole di punti tridimensionali simili a quelle dei laser scanner. Dalla nuvola di punti è possibile passare alla mesh a triangoli e al modello completo con texture ortorettificata esportabile in molti formati digitali. Teoricamente, non mancano infatti problematicità, il risultato finale è medesimo a quello di un rilievo effettuato con il laser scanner, ma l’economicità degli strumenti di rilievo (una semplice macchina digitale con una definizione possibilmente superiore ai 5000 pixel) rendono questa tecnologia estremamente innovativa e interessante. Saranno illustrate alcune sperimentazioni condotte in ambito didattico e di ricerca su beni d’interesse archeologico-archeoastronomico, architettonico e storico. L’obiettivo del lavoro è di analizzare la logica di questi processi, applicando anche programmi open source sviluppati da enti di ricerca nazionali e internazionali, per verificarne l’applicabilità nelle varie scale.
Colore e modello nel rilievo mediante fotomodellazione
INCERTI, Manuela;
2013
Abstract
La fotomodellazione è una nuova tecnologia che consente di creare modelli metrici 3D a partire da semplici fotografie digitali. Caricando nel software di fotomodellazione un adeguato numero di immagini è possibile ottenere in modo automatico, senza che l’operatore debba fare interventi selettivi, la posizione spaziale di tutti i pixel degli “n” fotogrammi scattati dell’oggetto. Il risultato è la generazione di nuvole di punti tridimensionali simili a quelle dei laser scanner. Dalla nuvola di punti è possibile passare alla mesh a triangoli e al modello completo con texture ortorettificata esportabile in molti formati digitali. Teoricamente, non mancano infatti problematicità, il risultato finale è medesimo a quello di un rilievo effettuato con il laser scanner, ma l’economicità degli strumenti di rilievo (una semplice macchina digitale con una definizione possibilmente superiore ai 5000 pixel) rendono questa tecnologia estremamente innovativa e interessante. Saranno illustrate alcune sperimentazioni condotte in ambito didattico e di ricerca su beni d’interesse archeologico-archeoastronomico, architettonico e storico. L’obiettivo del lavoro è di analizzare la logica di questi processi, applicando anche programmi open source sviluppati da enti di ricerca nazionali e internazionali, per verificarne l’applicabilità nelle varie scale.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.