L’idea di costruire edifici che funzionassero come strumenti, e più precisamente come meccanismi per l’osservazione del cielo, è antica quanto l’interesse umano per la cosmografia; le osservazioni sull’ordine dello spazio, di tutti i corpi celesti e dei luoghi terrestri nella loro reciproca posizione sono tra le più antiche attività scientifiche umane documentate, e in esse si ricercavano le risposte all’esistenza stessa dell’uomo. Tuttavia per arrivare alla codifica, in termini di trattatistica architettonica, di una architettura astronomica, e prima ancora all’ideazione dell’osservatorio astronomico come tipologia, bisognerà attendere il diciassettesimo secolo ; il presente scritto si concentra sui fautori di due passaggi chiave in questo processo: l’astronomo danese Tycho Brahe e il poligrafo e matematico spagnolo Juan Caramuel de Lobkowitz.
La Casa dell’Astronomo. Juan Caramuel De Lobkowitz e la definizione di un’Arquitectura Celestial.
IURILLI, STEFANIA
2010
Abstract
L’idea di costruire edifici che funzionassero come strumenti, e più precisamente come meccanismi per l’osservazione del cielo, è antica quanto l’interesse umano per la cosmografia; le osservazioni sull’ordine dello spazio, di tutti i corpi celesti e dei luoghi terrestri nella loro reciproca posizione sono tra le più antiche attività scientifiche umane documentate, e in esse si ricercavano le risposte all’esistenza stessa dell’uomo. Tuttavia per arrivare alla codifica, in termini di trattatistica architettonica, di una architettura astronomica, e prima ancora all’ideazione dell’osservatorio astronomico come tipologia, bisognerà attendere il diciassettesimo secolo ; il presente scritto si concentra sui fautori di due passaggi chiave in questo processo: l’astronomo danese Tycho Brahe e il poligrafo e matematico spagnolo Juan Caramuel de Lobkowitz.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.