Nel seicentesco programma di ristrutturazione ed ampliamento dei locali dell’abbazia di Vallombrosa, gli importanti interventi interessarono, oltre alla chiesa, anche il cortile settentrionale di accesso a quest’ultima, stretto tra la fabrica dell’edificio religioso, la struttura esistente dell’organismo monastico e la nuova ala destinata ad accogliere altre celle per i monaci. Sebbene tale spazio rifletta ancora oggi un’eterogeneità compositiva legata principalmente ad una differente periodizzazione delle singole parti che lo formano, è possibile riconoscere una sostanziale omogeneità materica e formale che relaziona indiscutibilmente l’ambiente in oggetto con il più vasto panorama architettonico fiorentino di inizio Seicento. La tradizione manierista, decisamente viva nel primo Barocco toscano, e l’austera essenzialità propria dell’Ordine Vallombrosano si coniugano sulle quinte del cortile, trovando la loro sublimazione nella facciata della chiesa, caratterizzata dal portico realizzato in seguito al crollo di una preesistente loggetta (1644).
Il cortile settentrionale dell’abbazia di Vallombrosa: aspetti compositivi e formali dei fronti
LAVORATTI, GAIA
2011
Abstract
Nel seicentesco programma di ristrutturazione ed ampliamento dei locali dell’abbazia di Vallombrosa, gli importanti interventi interessarono, oltre alla chiesa, anche il cortile settentrionale di accesso a quest’ultima, stretto tra la fabrica dell’edificio religioso, la struttura esistente dell’organismo monastico e la nuova ala destinata ad accogliere altre celle per i monaci. Sebbene tale spazio rifletta ancora oggi un’eterogeneità compositiva legata principalmente ad una differente periodizzazione delle singole parti che lo formano, è possibile riconoscere una sostanziale omogeneità materica e formale che relaziona indiscutibilmente l’ambiente in oggetto con il più vasto panorama architettonico fiorentino di inizio Seicento. La tradizione manierista, decisamente viva nel primo Barocco toscano, e l’austera essenzialità propria dell’Ordine Vallombrosano si coniugano sulle quinte del cortile, trovando la loro sublimazione nella facciata della chiesa, caratterizzata dal portico realizzato in seguito al crollo di una preesistente loggetta (1644).I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.