Nel corso del XIII secolo, analogamente a quanto accaduto per molti altri centri della Valleriana, anche Pietrabuona si costituì come libero comune. Nel 1308, come descritto nello Statuto Lucchese, faceva parte della vicaria di “Vallis Nebule”. I documenti non riportano l’esatta collocazione, all’interno dell’insediamento, dell’edificio ufficialmente dedicato ad accogliere tale istituzione, ma gli abitanti del luogo e gli storici locali identificano l’antica sede comunale nel palazzetto in pietra contrapposto alla chiesa di San Matteo e Colombano e prospiciente la piazzetta centrale del Bicciuccolo; affermazione che può essere giustificata dalla particolare posizione assunta dall’edificio all’interno del tessuto insediativo, nonché dai caratteri formali impiegati e dagli elementi decorativi adottati, che differenziano inequivocabilmente il corpo di fabbrica dall’edilizia residenziale nella quale è inserito. Il palazzo, d’angolo tra l’attuale via del Campanile e la piazzetta del Bicciuccolo, è caratterizzato da due fronti in pietra che, seppur pesantemente rimaneggiati nel corso dei secoli, conservano alcuni caratteri peculiari degni di nota.
Il palazzo pubblico
LAVORATTI, GAIA;
2012
Abstract
Nel corso del XIII secolo, analogamente a quanto accaduto per molti altri centri della Valleriana, anche Pietrabuona si costituì come libero comune. Nel 1308, come descritto nello Statuto Lucchese, faceva parte della vicaria di “Vallis Nebule”. I documenti non riportano l’esatta collocazione, all’interno dell’insediamento, dell’edificio ufficialmente dedicato ad accogliere tale istituzione, ma gli abitanti del luogo e gli storici locali identificano l’antica sede comunale nel palazzetto in pietra contrapposto alla chiesa di San Matteo e Colombano e prospiciente la piazzetta centrale del Bicciuccolo; affermazione che può essere giustificata dalla particolare posizione assunta dall’edificio all’interno del tessuto insediativo, nonché dai caratteri formali impiegati e dagli elementi decorativi adottati, che differenziano inequivocabilmente il corpo di fabbrica dall’edilizia residenziale nella quale è inserito. Il palazzo, d’angolo tra l’attuale via del Campanile e la piazzetta del Bicciuccolo, è caratterizzato da due fronti in pietra che, seppur pesantemente rimaneggiati nel corso dei secoli, conservano alcuni caratteri peculiari degni di nota.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.