L’insediamento religioso ha origini molto antiche collegate a esperienze di tipo eremitico. L’epidemia di peste nera che si diffuse in tutta Europa tra il 1347 e il 1353 toccò anche Bologna e i monaci di San Michele che abbandonarono la struttura nel 1355. Nel 1364, per concessione di Urbano V, vi si insediarono i monaci Olivetani che divennero i committenti di un straordinario progetto di rinnovamento. Nel 1430, nel corso di lotte cittadine tra alcuni casati, l’edificio fu occupato, incendiato e raso al suolo. L’assetto attuale del fabbricato è dunque posteriore al 1437, anno di posa della prima pietra. Gli storici attribuiscono il progetto della chiesa cinquecentesca a Biagio Rossetti, figura di primo piano del rinnovamento urbano e architettonico ferrarese. Secondo Zucchini la chiesa risale agli anni 1517-1523, mentre secondo Malaguzzi Valeri al 1490-1510 . Bruno Zevi invece ritiene invece che “l’intervento del Maestro non va escluso ma deve intendersi come consulenza prestata ad allievi ed operatori ” . Il presente contributo analizza le matrici geometriche e compositive dello spazio ecclesiale al fine di realizzare un confronto con le architetture sacre ferraresi di Biagio Rossetti. Il rilievo diretto, in seguito rielaborato e verificato con l'ausilio del disto laser 3D, è stato condotto dagli studenti del Corso Integrato di Rilievo dell’Architettura 1 (A.A. 2011-2012, Prof. Manuela Incerti, Prof. Uliva Velo).
Il disegno della chiesa di San Michele in Bosco a Bologna: composizioni e sovrapposizioni
INCERTI, Manuela
2013
Abstract
L’insediamento religioso ha origini molto antiche collegate a esperienze di tipo eremitico. L’epidemia di peste nera che si diffuse in tutta Europa tra il 1347 e il 1353 toccò anche Bologna e i monaci di San Michele che abbandonarono la struttura nel 1355. Nel 1364, per concessione di Urbano V, vi si insediarono i monaci Olivetani che divennero i committenti di un straordinario progetto di rinnovamento. Nel 1430, nel corso di lotte cittadine tra alcuni casati, l’edificio fu occupato, incendiato e raso al suolo. L’assetto attuale del fabbricato è dunque posteriore al 1437, anno di posa della prima pietra. Gli storici attribuiscono il progetto della chiesa cinquecentesca a Biagio Rossetti, figura di primo piano del rinnovamento urbano e architettonico ferrarese. Secondo Zucchini la chiesa risale agli anni 1517-1523, mentre secondo Malaguzzi Valeri al 1490-1510 . Bruno Zevi invece ritiene invece che “l’intervento del Maestro non va escluso ma deve intendersi come consulenza prestata ad allievi ed operatori ” . Il presente contributo analizza le matrici geometriche e compositive dello spazio ecclesiale al fine di realizzare un confronto con le architetture sacre ferraresi di Biagio Rossetti. Il rilievo diretto, in seguito rielaborato e verificato con l'ausilio del disto laser 3D, è stato condotto dagli studenti del Corso Integrato di Rilievo dell’Architettura 1 (A.A. 2011-2012, Prof. Manuela Incerti, Prof. Uliva Velo).I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.