Labirinti, cibi, serrature, specchi, liquidi. Cinque chiavi tematiche per entrare all'interno di un'opera complessa, enciclopedica nel suo infinito incrociarsi di storie, voci, generi narrativi. Cinque figure dell'immaginario di Jean Porocki attraverso sui compiere un tentativo di scandaglio di un testo enigmatico come Il Manoscritto trovato a Saragozza che dalla sua riscoperta dagli anni '50 a oggi si è imposto come uno degli esempi più fecondi della produzione fantastica di fine Settecento.

Il labirinto cannibale. Viaggio nel «manoscritto trovato a Saragozza» di Jan Potocki

Isabella Mattazzi
2007

Abstract

Labirinti, cibi, serrature, specchi, liquidi. Cinque chiavi tematiche per entrare all'interno di un'opera complessa, enciclopedica nel suo infinito incrociarsi di storie, voci, generi narrativi. Cinque figure dell'immaginario di Jean Porocki attraverso sui compiere un tentativo di scandaglio di un testo enigmatico come Il Manoscritto trovato a Saragozza che dalla sua riscoperta dagli anni '50 a oggi si è imposto come uno degli esempi più fecondi della produzione fantastica di fine Settecento.
2007
978-88-7695-358-3
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