A poca distanza da Frattesina (10 km a E) lungo il corso del cosiddetto “Po di Adria”, è stato scoperto nel 2007 l’insediamento di Campestrin di Grignano Polesine (RO), attualmente datato tra XIII e XII sec. a.C. Grazie alle prime ricerche dirette da Luciano Salzani (Sopr. BB.AA. del Veneto) e condotte con la collaborazione del Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo (Salzani 2009: 2011), sono state individuate le tracce del più antico workshop di lavorazione dell’ambra a sud delle Alpi e, all’attuale stato delle conoscenze, dell’intera area mediterranea. Le indagini preliminari hanno messo in luce piattaforme quadrangolari in terra battuta e, prossime ad esse, tracce consistenti dell’intero ciclo di lavorazione dell’ambra. L’eccezionalità della scoperta ha imposto la creazione di un gruppo di lavoro dedicato ad una prima valutazione dei reperti e del contesto archeologico – ambientale per poter definire una specifica strategia di intervento sul campo. In questa sede si presentano i risultati preliminari di queste indagini, svolte in scansione elettronica, microraman e TGA e finalizzate al riconoscimento delle tracce di lavorazione e utilizzo.
L'ambra dell'insediamento della tarda Età del bronzo di Campestrin di Grignano Polesine (Rovigo).
LEIS, Marilena;VACCARO, Carmela;THUN HOHENSTEIN, Ursula
2013
Abstract
A poca distanza da Frattesina (10 km a E) lungo il corso del cosiddetto “Po di Adria”, è stato scoperto nel 2007 l’insediamento di Campestrin di Grignano Polesine (RO), attualmente datato tra XIII e XII sec. a.C. Grazie alle prime ricerche dirette da Luciano Salzani (Sopr. BB.AA. del Veneto) e condotte con la collaborazione del Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo (Salzani 2009: 2011), sono state individuate le tracce del più antico workshop di lavorazione dell’ambra a sud delle Alpi e, all’attuale stato delle conoscenze, dell’intera area mediterranea. Le indagini preliminari hanno messo in luce piattaforme quadrangolari in terra battuta e, prossime ad esse, tracce consistenti dell’intero ciclo di lavorazione dell’ambra. L’eccezionalità della scoperta ha imposto la creazione di un gruppo di lavoro dedicato ad una prima valutazione dei reperti e del contesto archeologico – ambientale per poter definire una specifica strategia di intervento sul campo. In questa sede si presentano i risultati preliminari di queste indagini, svolte in scansione elettronica, microraman e TGA e finalizzate al riconoscimento delle tracce di lavorazione e utilizzo.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.