Il ruolo dell'Unità di ricerca 7 del tecnopolo Terra&Acqua Tech dell'Università degli Studi di Ferrara nel progetto “Innovazioni di processo e di prodotto per una pericoltura di qualità” per migliorare l'efficienza produttiva e la sostenibilità economica della filiera del pero (Pyrus communis), in collaborazione con il Centro di Fitofarmacia del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna si è focalizzato sulla ricerca di molecole naturali da scarti vegetali che avessero attività biologica (biocida) verso patogeni del pero (Task 1.4). In particolare, la ricerca si è sviluppata rispetto ai seguenti obiettivi: 1) l'individuazione di fonti agro-industriali quali potenziali fonti di molecole bioattive e sicure; 2) aspetti estrattivi delle fonti vegetali individuate; 3) caratterizzazione chimica dei fitocomplessi; 4) verifica dell'efficacia biologica in vitro nel controllo di organismi dannosi per Pyrus communis. Seguendo questo percorso, si sono individuate più di 100 tipologie di risorse vegetali come scarti della lavorazione di 28 colture tipiche del territorio di pianura. La modalità estrattiva, valutata come più adeguata in termini di efficacia senza trascurare fattori di praticità, economicità e sostenibilità ambientale, è stata la macerazione in ultrasuoni in solventi diversi come etanolo, acetone e cloroformio, con l’ottenimento di rese variabili dal 2 al 40%. Tramite tecniche analitiche cromatografiche di routine (HPTLC-fingerprinting), si sono evidenziate classi di flavonoidi, cumarine, antociani, procianidine ed è stata valutata la loro attività antiossidante ed antimicrobica mediante HPTLC-bioautografica e altre opportune e classiche strategie in vitro. Tale approccio indagativo è stato utilizzato su 126 diversi estratti ed ha permesso di selezionarne 26 che si sono dimostrati i più attivi. L'attività biologica è stata valutata in vitro verso fitopatogeni (batteri e funghi) la cui sensibilità al trattamento potesse essere da guida alla successiva eventuale valutazione rispetto alla bioattività su Stemphyllium vesicarium. I microrganismi impiegati in questa prima fase erano Agrobacterium tumefaciens, Pseudomonas syrngae pv. syringae, Botrytis cinerea e Neonectria galligena. Gli estratti e le molecole più promettenti selezionate da questo pre-screening (19 fitocomplessi e 16 molecole pure) sono stati poi saggiati dal gruppo dell'Università degli Studi di Bologna su Stemphyllum vesicarium, agente causale della maculatura bruna, verificandone in laboratorio le possibili potenzialità bio-attive e le potenziali proiezioni verso possibili strumenti in grado di affiancare i moderni fungicidi di sintesi nella difesa da questa importante malattia fungina negli areali di coltivazione del pero del Nord Italia. Particolarmente interessante si è rivelata la capacità di inibizione mostrata da juglone, resveratrolo e α-asarone sui quali si concentrerà l’attenzione dei prossimi studi.

MOLECOLE NATURALI PER IL CONTROLLO DI ORGANISMI PATOGENI IN COLTIVAZIONI DI PYRUS COMMUNIS

SACCHETTI, Gianni;ROSSI, Damiano;MAIETTI, Silvia;GRANDINI, Alessandro;SPAGNOLETTI, Antonella;POPPI, Irene;MARESCA, Immacolata;DONEGA', Valentina;TACCHINI, Massimo;GUERRINI, Alessandra;
2013

Abstract

Il ruolo dell'Unità di ricerca 7 del tecnopolo Terra&Acqua Tech dell'Università degli Studi di Ferrara nel progetto “Innovazioni di processo e di prodotto per una pericoltura di qualità” per migliorare l'efficienza produttiva e la sostenibilità economica della filiera del pero (Pyrus communis), in collaborazione con il Centro di Fitofarmacia del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna si è focalizzato sulla ricerca di molecole naturali da scarti vegetali che avessero attività biologica (biocida) verso patogeni del pero (Task 1.4). In particolare, la ricerca si è sviluppata rispetto ai seguenti obiettivi: 1) l'individuazione di fonti agro-industriali quali potenziali fonti di molecole bioattive e sicure; 2) aspetti estrattivi delle fonti vegetali individuate; 3) caratterizzazione chimica dei fitocomplessi; 4) verifica dell'efficacia biologica in vitro nel controllo di organismi dannosi per Pyrus communis. Seguendo questo percorso, si sono individuate più di 100 tipologie di risorse vegetali come scarti della lavorazione di 28 colture tipiche del territorio di pianura. La modalità estrattiva, valutata come più adeguata in termini di efficacia senza trascurare fattori di praticità, economicità e sostenibilità ambientale, è stata la macerazione in ultrasuoni in solventi diversi come etanolo, acetone e cloroformio, con l’ottenimento di rese variabili dal 2 al 40%. Tramite tecniche analitiche cromatografiche di routine (HPTLC-fingerprinting), si sono evidenziate classi di flavonoidi, cumarine, antociani, procianidine ed è stata valutata la loro attività antiossidante ed antimicrobica mediante HPTLC-bioautografica e altre opportune e classiche strategie in vitro. Tale approccio indagativo è stato utilizzato su 126 diversi estratti ed ha permesso di selezionarne 26 che si sono dimostrati i più attivi. L'attività biologica è stata valutata in vitro verso fitopatogeni (batteri e funghi) la cui sensibilità al trattamento potesse essere da guida alla successiva eventuale valutazione rispetto alla bioattività su Stemphyllium vesicarium. I microrganismi impiegati in questa prima fase erano Agrobacterium tumefaciens, Pseudomonas syrngae pv. syringae, Botrytis cinerea e Neonectria galligena. Gli estratti e le molecole più promettenti selezionate da questo pre-screening (19 fitocomplessi e 16 molecole pure) sono stati poi saggiati dal gruppo dell'Università degli Studi di Bologna su Stemphyllum vesicarium, agente causale della maculatura bruna, verificandone in laboratorio le possibili potenzialità bio-attive e le potenziali proiezioni verso possibili strumenti in grado di affiancare i moderni fungicidi di sintesi nella difesa da questa importante malattia fungina negli areali di coltivazione del pero del Nord Italia. Particolarmente interessante si è rivelata la capacità di inibizione mostrata da juglone, resveratrolo e α-asarone sui quali si concentrerà l’attenzione dei prossimi studi.
2013
9788896463130
Pyrus communis; molecole naturali; iuglone; Resveratrolo
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