Un Patto sociale tra Produttori appare una chimera. Invocato da molti, per frenare il declino ventennale dell’economia italiana, trova nella politica nazionale e nei fautori dell’«austerità espansiva» in Europa i principali «sabotatori». Gli economisti avanzano varie proposte, le parti sociali sembrano almeno in parte disponibili al confronto, ma gli scenari possibili non sembrano prospettare soluzioni praticabili. Nel frattempo la quota del reddito da lavoro continua a diminuire: dal 1990 il lavoro ha perso circa 10 punti percentuali, la crescita della produttività è rallentata da metà anni ’90 e si è arrestata dal 2000, il gap tra produttività e salario reale è cresciuto; negli anni dell’euro ha prevalso la stazionarietà per salari e produttività, mentre è cresciuta l’occupazione precaria e mal retribuita. Ancora purtroppo si intende proseguire lungo una politica di flessibilità del mercato del lavoro, Occorre invece un cambiamento, in Italia ed in Europa, ed investire su lavoro stabile e innovazione, tecnologica ed organizzativa, i principali fattori che possono far ripartire la crescita. 1. Produttività, un accordo con nulla di buono (con Davide Antonioli) 2. Un Patto che stimoli la crescita della produttività e della competitività (con Nicola Acocella, Riccardo Leoni, Leonello Tronti) 3. La chimera chiamata produttività (con Nicola Acocella, Riccardo Leoni, Leonello Tronti) 4. Metalmeccanici, un accordo sbagliato 5. Salario di produttività//redditività nell’Agenda Monti, non ancora di partecipazione 6. Cosa manca all'Europa per essere europea 7. Ripensare gli obiettivi e i metodi della contrattazione (con Davide Antonioli) 8. Sette anni di austerity nei conti europei 9. Lo spread delle innovazioni nell’organizzazione del lavoro. Dove sta la debolezza dell’Italia? 10. È sempre colpa della rigidità del lavoro 11. Post-elezioni che fare? Mission (im)possible (con Annaflavia Bianchi) 12. Il bilancio europeo di austerità bocciato dal Parlamento europeo 13. Togliere tutele al lavoro non aiuta la produttività 14. Salari, produttività e la “regola di piombo” della BCE 15. Cinque azioni per la crescita e l’occupazione, in un contesto di politiche contro l’”austerità espansiva” 16. Il topolino dei Saggi. Azioni per la crescita: … produttività e relazioni industriali (con Davide Antonioli) 17. Flessibilità del lavoro: “riforma della riforma” o cambio di rotta verso l’innovazione? 18. Le raccomandazioni dell’Europa sul lavoro e l’evidenza dei fatti 19. Il bilancio pluriennale europeo, 2014-2020: tappa finale verso l’austerità?

Lavoro, Contrattazione, Europa. Per un cambio di rotta.

PINI, Paolo
2013

Abstract

Un Patto sociale tra Produttori appare una chimera. Invocato da molti, per frenare il declino ventennale dell’economia italiana, trova nella politica nazionale e nei fautori dell’«austerità espansiva» in Europa i principali «sabotatori». Gli economisti avanzano varie proposte, le parti sociali sembrano almeno in parte disponibili al confronto, ma gli scenari possibili non sembrano prospettare soluzioni praticabili. Nel frattempo la quota del reddito da lavoro continua a diminuire: dal 1990 il lavoro ha perso circa 10 punti percentuali, la crescita della produttività è rallentata da metà anni ’90 e si è arrestata dal 2000, il gap tra produttività e salario reale è cresciuto; negli anni dell’euro ha prevalso la stazionarietà per salari e produttività, mentre è cresciuta l’occupazione precaria e mal retribuita. Ancora purtroppo si intende proseguire lungo una politica di flessibilità del mercato del lavoro, Occorre invece un cambiamento, in Italia ed in Europa, ed investire su lavoro stabile e innovazione, tecnologica ed organizzativa, i principali fattori che possono far ripartire la crescita. 1. Produttività, un accordo con nulla di buono (con Davide Antonioli) 2. Un Patto che stimoli la crescita della produttività e della competitività (con Nicola Acocella, Riccardo Leoni, Leonello Tronti) 3. La chimera chiamata produttività (con Nicola Acocella, Riccardo Leoni, Leonello Tronti) 4. Metalmeccanici, un accordo sbagliato 5. Salario di produttività//redditività nell’Agenda Monti, non ancora di partecipazione 6. Cosa manca all'Europa per essere europea 7. Ripensare gli obiettivi e i metodi della contrattazione (con Davide Antonioli) 8. Sette anni di austerity nei conti europei 9. Lo spread delle innovazioni nell’organizzazione del lavoro. Dove sta la debolezza dell’Italia? 10. È sempre colpa della rigidità del lavoro 11. Post-elezioni che fare? Mission (im)possible (con Annaflavia Bianchi) 12. Il bilancio europeo di austerità bocciato dal Parlamento europeo 13. Togliere tutele al lavoro non aiuta la produttività 14. Salari, produttività e la “regola di piombo” della BCE 15. Cinque azioni per la crescita e l’occupazione, in un contesto di politiche contro l’”austerità espansiva” 16. Il topolino dei Saggi. Azioni per la crescita: … produttività e relazioni industriali (con Davide Antonioli) 17. Flessibilità del lavoro: “riforma della riforma” o cambio di rotta verso l’innovazione? 18. Le raccomandazioni dell’Europa sul lavoro e l’evidenza dei fatti 19. Il bilancio pluriennale europeo, 2014-2020: tappa finale verso l’austerità?
2013
9788823018136
Lavoro; Contrattazione; Europa
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