La maggior parte degli organi meccanici è spesso soggetta a carichi variabili durante il funzionamento, piuttosto che a sollecitazioni di tipo statico. Nella memoria è presentata un'attività di ricerca svolta al fine di studiare l'effetto della variazione del carico applicato sulla resistenza all'usura dell'accoppiamento Cr2O3/acciaio da cementazione. I test sono stati effettuati in configurazione pin-on-disk, in assenza di lubrificazione ed in ambiente secco, mantenendo costanti tutti i rimanenti parametri. Le superfici usurate sono state in seguito analizzate attraverso tecniche di microscopia ottica (OM) ed elettronica (SEM) e diffrazione di raggi X (XRD). I risultati ottenuti hanno evidenziato che il pin in acciaio ha subìto una significativa perdita di materiale. Il progressivo aumento della temperatura in corrispondenza della zona di strisciamento ha determinato il passaggio da usura tribossidativa moderata a severa; sulla superficie del riporto sono state inoltre osservate cricche che si sono propagate principalmente lungo i bordi delle particelle appiattite a seguito del processo di spruzzatura termica. Tale meccanismo ha generato numerosi detriti che sono rimasti intrappolati all'interfaccia e sono stati sottoposti a continua frantumazione, deformazione e reazione chimica, con formazione di particelle di dimensione micrometrica.
Effetto della variazione del carico applicato sulla resistenza all'usura dell'accoppiamento Cr2O3/acciaio da cementazione
MERLIN, Mattia;SOFFRITTI, Chiara;GARAGNANI, Gian Luca
2012
Abstract
La maggior parte degli organi meccanici è spesso soggetta a carichi variabili durante il funzionamento, piuttosto che a sollecitazioni di tipo statico. Nella memoria è presentata un'attività di ricerca svolta al fine di studiare l'effetto della variazione del carico applicato sulla resistenza all'usura dell'accoppiamento Cr2O3/acciaio da cementazione. I test sono stati effettuati in configurazione pin-on-disk, in assenza di lubrificazione ed in ambiente secco, mantenendo costanti tutti i rimanenti parametri. Le superfici usurate sono state in seguito analizzate attraverso tecniche di microscopia ottica (OM) ed elettronica (SEM) e diffrazione di raggi X (XRD). I risultati ottenuti hanno evidenziato che il pin in acciaio ha subìto una significativa perdita di materiale. Il progressivo aumento della temperatura in corrispondenza della zona di strisciamento ha determinato il passaggio da usura tribossidativa moderata a severa; sulla superficie del riporto sono state inoltre osservate cricche che si sono propagate principalmente lungo i bordi delle particelle appiattite a seguito del processo di spruzzatura termica. Tale meccanismo ha generato numerosi detriti che sono rimasti intrappolati all'interfaccia e sono stati sottoposti a continua frantumazione, deformazione e reazione chimica, con formazione di particelle di dimensione micrometrica.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.