Il ricorso a processi di conservazione programmata del patrimonio storico-architettonico implica un evidente cambio di strategia nel campo del restauro: dall’intervento quale evento isolato ed ‘eccezionale’ ad un processo di lungo periodo, dilazionato dunque nei tempi, negli investimenti e nell’incidenza dell’intervento. In questo contesto i programmi di conservazione programmata si configurano come strumenti estremamente complessi, per la necessità di archiviare e gestire dati consistenti ed eterogenei. L’inefficiente gestione della complessità di dati può rendere inadeguato o disatteso l’intero piano di conservazione. La possibilità, attraverso l’utilizzo in ambito architettonico di software GIS, di raccogliere e sistematizzare grandi quantità di informazioni, agevola indubbiamente la gestione delle procedure previste dal piano di manutenzione.
Utilizzo della tecnologia GIS alla scala architettonica: strumento informativo e gestionale per la conservazione programmata
ROCCHI, Luca
2012
Abstract
Il ricorso a processi di conservazione programmata del patrimonio storico-architettonico implica un evidente cambio di strategia nel campo del restauro: dall’intervento quale evento isolato ed ‘eccezionale’ ad un processo di lungo periodo, dilazionato dunque nei tempi, negli investimenti e nell’incidenza dell’intervento. In questo contesto i programmi di conservazione programmata si configurano come strumenti estremamente complessi, per la necessità di archiviare e gestire dati consistenti ed eterogenei. L’inefficiente gestione della complessità di dati può rendere inadeguato o disatteso l’intero piano di conservazione. La possibilità, attraverso l’utilizzo in ambito architettonico di software GIS, di raccogliere e sistematizzare grandi quantità di informazioni, agevola indubbiamente la gestione delle procedure previste dal piano di manutenzione.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.