L’uomo che non capisce la sua casa Deficit cognitivi ed interfaccia domestica. Progetto di un sistema di arredi di Alessia Curella

L’autonomia in ambito domestico di una persona affetta da menomazioni delle capacità cognitive è un campo di indagine, per i progettisti, ancora poco esplorato. Il ritardo mentale implica una riduzione di capacità nello svolgimento della quasi totalità delle attività quotidiane e di relazione sociale. La sindrome di Down, il morbo di Alzheimer, deficit genetici o indotti da eventi traumatici, la semplice riduzione delle capacità cognitive conseguenti alla degenerazione cerebrale senile e sindromi di carattere psicopatologico possono determinare una risposta agli stimoli spaziali molto diversa da quella che ci si potrebbe attendere da una persona media. L’insieme dei segnali che costituiscono il contenuto interpretabile di un’abitazione possono, in ragione della loro complessità ed adeguatezza, determinarne sensibilmente il grado di accessibilità ed usabilità e, quindi il livello di confort percepito da utenti di questo tipo. Un’abitazione comprensibile, ancor prima che funzionale, è un diritto per ciascun uomo.