Potrebbe sembrare un ossimoro: una prefazione a un libro – per giunta tradotto – scritta da chi, occupandosi di ricerca clinica applicata alle patologie dell’apparato locomotore, ha sempre cercato di spiegare come i libri quale fonte di informazione scientifica nella pratica clinica si posizionino nel gradino più basso della scala delle evidenze, alla voce “parere autorevole”. Infatti, nella stragrande maggioranza i manuali pubblicati riflettono soltanto l’opinione personale di uno o più autori, gravata per giunta dall’inevitabile ritardo che intercorre tra il concepimento di quell’opinione e l’acquisto del prodotto stampato, ritardo che rende certi libri già superati appena arrivano sui banconi di una libreria. E invece no, perché il manuale in questione, pur avendo tutte le caratteristiche per rientrare nel ristretto gruppo dei più autorevoli volumi di consultazione (vere e proprie “bibbie” indispensabili per uno scaffale di un professionista che si rispetti) nasconde in realtà molto di più: un approccio metodologico rigoroso e sistematico a un problema – la diagnosi – ancora parzialmente inesplorato in ambito EBM, grazie al quale resterà riferimento e punto di partenza per lo studioso e il clinico anche quando le informazioni contenute attualmente nel manuale stesso dovessero essere superate da nuove prove scientifiche. Sarebbe semplice infatti convincere un potenziale lettore semplicemente elencando la classicità delle 169 illustrazioni del Netter, la dovizia di fotografie (173) per esplicitare l’esecuzione dei test, la pignola esaustività con cui l’autore ci presenta varianti di test di cui non conoscevamo l’esistenza, o quantomeno l’eponimo. Ma quello che rende a nostro avviso veramente insostituibile questo volume sono le 281 tabelle, corredate di relativa bibliografia, in cui vengono riassunte in maniera sistematica le informazioni desunte di prima mano dai lavori pubblicati (ecco lo spirito EBM che riaffiora: non a caso il fisioterapista autore del libro è a sua volta ricercatore e primo autore di diversi RCT). Per far apprezzare lo sforzo e l’utilità delle tabelle anche ai lettori (che speriamo numerosi) meno addentro agli insegnamenti della ricerca clinica, il libro si apre con un chiaro capitolo introduttivo dedicato alla metodologia della ricerca in ambito diagnostico, che può servire come utile ripasso a tutti, ma costituirà certamente un punto di riferimento per quanti (medici o fisioterapisti) vorranno confrontarsi in futuro con la didattica e la ricerca, dalla preparazione di linee guida alla semplice presentazione di esperienze personali ai congressi. È merito di Marco Testa e Silvano Ferrari – non a caso due vecchie conoscenze nell’ambito della didattica evidence-based nel muscolo-scheletrico – aver portato questo libro in Italia e averlo reso disponibile a un più vasto pubblico non solo di “iniziati”: contribuirà certamente alla crescita culturale e alla standardizzazione multidisciplinare di conoscenze e procedure tra gli esperti delle patologie dell’apparato locomotore a qualunque livello di intervento.
Prefazione all'edizione Italiana
ZANOLI, Gustavo Alberto;
2006
Abstract
Potrebbe sembrare un ossimoro: una prefazione a un libro – per giunta tradotto – scritta da chi, occupandosi di ricerca clinica applicata alle patologie dell’apparato locomotore, ha sempre cercato di spiegare come i libri quale fonte di informazione scientifica nella pratica clinica si posizionino nel gradino più basso della scala delle evidenze, alla voce “parere autorevole”. Infatti, nella stragrande maggioranza i manuali pubblicati riflettono soltanto l’opinione personale di uno o più autori, gravata per giunta dall’inevitabile ritardo che intercorre tra il concepimento di quell’opinione e l’acquisto del prodotto stampato, ritardo che rende certi libri già superati appena arrivano sui banconi di una libreria. E invece no, perché il manuale in questione, pur avendo tutte le caratteristiche per rientrare nel ristretto gruppo dei più autorevoli volumi di consultazione (vere e proprie “bibbie” indispensabili per uno scaffale di un professionista che si rispetti) nasconde in realtà molto di più: un approccio metodologico rigoroso e sistematico a un problema – la diagnosi – ancora parzialmente inesplorato in ambito EBM, grazie al quale resterà riferimento e punto di partenza per lo studioso e il clinico anche quando le informazioni contenute attualmente nel manuale stesso dovessero essere superate da nuove prove scientifiche. Sarebbe semplice infatti convincere un potenziale lettore semplicemente elencando la classicità delle 169 illustrazioni del Netter, la dovizia di fotografie (173) per esplicitare l’esecuzione dei test, la pignola esaustività con cui l’autore ci presenta varianti di test di cui non conoscevamo l’esistenza, o quantomeno l’eponimo. Ma quello che rende a nostro avviso veramente insostituibile questo volume sono le 281 tabelle, corredate di relativa bibliografia, in cui vengono riassunte in maniera sistematica le informazioni desunte di prima mano dai lavori pubblicati (ecco lo spirito EBM che riaffiora: non a caso il fisioterapista autore del libro è a sua volta ricercatore e primo autore di diversi RCT). Per far apprezzare lo sforzo e l’utilità delle tabelle anche ai lettori (che speriamo numerosi) meno addentro agli insegnamenti della ricerca clinica, il libro si apre con un chiaro capitolo introduttivo dedicato alla metodologia della ricerca in ambito diagnostico, che può servire come utile ripasso a tutti, ma costituirà certamente un punto di riferimento per quanti (medici o fisioterapisti) vorranno confrontarsi in futuro con la didattica e la ricerca, dalla preparazione di linee guida alla semplice presentazione di esperienze personali ai congressi. È merito di Marco Testa e Silvano Ferrari – non a caso due vecchie conoscenze nell’ambito della didattica evidence-based nel muscolo-scheletrico – aver portato questo libro in Italia e averlo reso disponibile a un più vasto pubblico non solo di “iniziati”: contribuirà certamente alla crescita culturale e alla standardizzazione multidisciplinare di conoscenze e procedure tra gli esperti delle patologie dell’apparato locomotore a qualunque livello di intervento.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.