Obiettivo. La laser chirurgia ha profondamente influenzato e diviso i laringologi dal momento che i più «entusiasti» hanno forse eccessivamente esteso le sue applicazioni nell’ambito della patologia maligna laringea, laddove i più critici hanno probabilmente un atteggiamento di eccessiva chiusura. Gli Autori ritengono di appartenere alla schiera di coloro che ritengono il laser un utilissimo strumento terapeutico, che assicura i migliori risultati solo se utilizzato dopo un’accurata selezione dei casi; in particolare nel caso dei tumori glottici T1a e T1b a partenza cordale ed interessamento commissurale secondario il laser CO2 consente di accoppiare ottimi risultati sia dal punto di vista oncologico che funzionale, offrendo il quadro di una tecnica chirurgica che attualmente si propone come trattamento di elezione per le neoplasie della sede e dello stadio appena citati. Metodi. Nel periodo 1990-1993 sono stati trattati con laser CO2 50 pazienti di età compresa tra 34 e 83 anni, stadiati clinicamente mediante videolaringoscopia a fibre ottiche e videolaringostroboscopia, valutando così T1aN0 35 soggetti (70%), e T1bN0 15 (30%). I pazienti sono stati sottoposti a trattamenti che andavano, in base alla stadiazione, dalla cordectomia sottoligamentosa o di tipo 2 sec. Remacle di alcuni T1a alla cordectomia allargata tipo 5 sec. Remacle dei 15 T1b. II follow-up, che è stato per tutti i pazienti di almeno 5 anni, ha previsto controlli mensili nel primo anno, bimestrali nel 2º, trimestrali nel 3º, ed ogni 4 e 5 mesi rispettivamente nel 4º e 5º anno. Sono state valutate la percentuale di complicanze postoperatorie, di esiti anatomici non corretti e la sopravvivenza globale, calcolata a partire dal giorno dell’intervento fino alla eventuale data di morte. Risultati. Segnaliamo tre casi di granuloma (6%) in casi stadiati pT1a, cinque sinechie commissurali (10%), a carico di soggetti stadiati pT1b. Non abbiamo mai riscontrato enfisema sottocutaneo, emorragie, diminuzione della motilità laringea o casi in cui fosse necessaria la tracheotomia. La degenza media e risultata pari a 2,34 giorni. Conclusioni. La casistica conferma che nel caso di T1a e T1b del piano glottico, l’exeresi condotta in microlaringoscopia e l’ausilio del laser CO2 deve considerarsi il trattamento d’elezione.

Il laser CO2 nel trattamento dei tumori glottici T1a e T1b

STOMEO, Francesco;
2000

Abstract

Obiettivo. La laser chirurgia ha profondamente influenzato e diviso i laringologi dal momento che i più «entusiasti» hanno forse eccessivamente esteso le sue applicazioni nell’ambito della patologia maligna laringea, laddove i più critici hanno probabilmente un atteggiamento di eccessiva chiusura. Gli Autori ritengono di appartenere alla schiera di coloro che ritengono il laser un utilissimo strumento terapeutico, che assicura i migliori risultati solo se utilizzato dopo un’accurata selezione dei casi; in particolare nel caso dei tumori glottici T1a e T1b a partenza cordale ed interessamento commissurale secondario il laser CO2 consente di accoppiare ottimi risultati sia dal punto di vista oncologico che funzionale, offrendo il quadro di una tecnica chirurgica che attualmente si propone come trattamento di elezione per le neoplasie della sede e dello stadio appena citati. Metodi. Nel periodo 1990-1993 sono stati trattati con laser CO2 50 pazienti di età compresa tra 34 e 83 anni, stadiati clinicamente mediante videolaringoscopia a fibre ottiche e videolaringostroboscopia, valutando così T1aN0 35 soggetti (70%), e T1bN0 15 (30%). I pazienti sono stati sottoposti a trattamenti che andavano, in base alla stadiazione, dalla cordectomia sottoligamentosa o di tipo 2 sec. Remacle di alcuni T1a alla cordectomia allargata tipo 5 sec. Remacle dei 15 T1b. II follow-up, che è stato per tutti i pazienti di almeno 5 anni, ha previsto controlli mensili nel primo anno, bimestrali nel 2º, trimestrali nel 3º, ed ogni 4 e 5 mesi rispettivamente nel 4º e 5º anno. Sono state valutate la percentuale di complicanze postoperatorie, di esiti anatomici non corretti e la sopravvivenza globale, calcolata a partire dal giorno dell’intervento fino alla eventuale data di morte. Risultati. Segnaliamo tre casi di granuloma (6%) in casi stadiati pT1a, cinque sinechie commissurali (10%), a carico di soggetti stadiati pT1b. Non abbiamo mai riscontrato enfisema sottocutaneo, emorragie, diminuzione della motilità laringea o casi in cui fosse necessaria la tracheotomia. La degenza media e risultata pari a 2,34 giorni. Conclusioni. La casistica conferma che nel caso di T1a e T1b del piano glottico, l’exeresi condotta in microlaringoscopia e l’ausilio del laser CO2 deve considerarsi il trattamento d’elezione.
2000
Stomeo, Francesco; Meloni, F.; Bozzo, C.; Cesarani, A.
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