Nell’estate del 1999 è stata condotta una ricerca sperimentale su una copertura in scala reale e in ambiente reale con l’obiettivo di indagare gli effetti indotti nel flusso energetico entrante in un edificio a seguito di modificazioni geometrico-dimensionali delle bocche di ingresso e di uscita dell’aria nelle intercapedini di un tetto ventilato. La copertura in questione era del tipo a due falde inclinate con manto in tegole di cemento, inclinazione 35%, lunghezza 7 metri per falda, larghezza 4 metri, esposizione delle falde nord-sud. La collocazione scelta è stata la campagna in zona Mirano (VE), in un sito pianeggiante con presenza di vegetazione arbustiva di basso fusto. Sono state testate modifiche sulla linee di gronda e di colmo sia per soluzioni conformi alla pratica costruttiva che per situazioni proponibili solo sperimentalmente. Le prove hanno permesso di acquisire i necessari dati ambientali e, sulla copertura, la temperatura all’estradosso e all’intradosso del manto, sulla superficie inferiore delle intercapedini di ventilazione e all’intradosso del pacchetto di copertura in vari punti. Sono state inoltre rilevate le temperature e velocità dell’aria nella sezione delle camere ventilanti di prova. Per alcune prove si è provveduto anche alla videoregistrazione del comportamento dell’aria di ventilazione opportunamente miscelata con sostanze gassose traccianti. Questa ricerca prosegue l’indagine di una analoga ricerca sui contributi termoigrometrici della ventilazione sottomanto svolta l’anno precedente. Alcuni dei risultati emersi sono stati pubblicati nel n.261-2000 della rivista Modulo, Be-Ma editrice, Milano.

VENTILAZIONE E RAFFRESCAMENTO PASSIVO IN COPERTURA: ACQUISIZIONI SPERIMENTALI

ZANNONI, Giovanni;
2006

Abstract

Nell’estate del 1999 è stata condotta una ricerca sperimentale su una copertura in scala reale e in ambiente reale con l’obiettivo di indagare gli effetti indotti nel flusso energetico entrante in un edificio a seguito di modificazioni geometrico-dimensionali delle bocche di ingresso e di uscita dell’aria nelle intercapedini di un tetto ventilato. La copertura in questione era del tipo a due falde inclinate con manto in tegole di cemento, inclinazione 35%, lunghezza 7 metri per falda, larghezza 4 metri, esposizione delle falde nord-sud. La collocazione scelta è stata la campagna in zona Mirano (VE), in un sito pianeggiante con presenza di vegetazione arbustiva di basso fusto. Sono state testate modifiche sulla linee di gronda e di colmo sia per soluzioni conformi alla pratica costruttiva che per situazioni proponibili solo sperimentalmente. Le prove hanno permesso di acquisire i necessari dati ambientali e, sulla copertura, la temperatura all’estradosso e all’intradosso del manto, sulla superficie inferiore delle intercapedini di ventilazione e all’intradosso del pacchetto di copertura in vari punti. Sono state inoltre rilevate le temperature e velocità dell’aria nella sezione delle camere ventilanti di prova. Per alcune prove si è provveduto anche alla videoregistrazione del comportamento dell’aria di ventilazione opportunamente miscelata con sostanze gassose traccianti. Questa ricerca prosegue l’indagine di una analoga ricerca sui contributi termoigrometrici della ventilazione sottomanto svolta l’anno precedente. Alcuni dei risultati emersi sono stati pubblicati nel n.261-2000 della rivista Modulo, Be-Ma editrice, Milano.
2006
8871432665
Tetti; ventilazione; coperture; efficienza; raffrescamento
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