L’impossibilità di utilizzare per destinazioni diverse da quelle agricole edifici rurali che la nuova agricoltura ha declassato come inutili o inadeguati, ha portato al loro abbandono (e all’abbandono di ogni sana pratica manutentiva) da parte dei proprietari, siano essi singole persone fisiche o grandi società per azioni, in quanto i “rustici” costituiscono una inutile e costosa zavorra per I’azienda. I Piani degli anni ‘80 incominciano ad avvertire l’incalzare del fenomeno e prevedono la possibilità di utilizzare le case rurali anche per residenze non legate all’agricoltura (peraltro molto richieste dal mercato), ma vincolando ad uso servizi connessi con la residenza (improbabili date le dimensioni degli immobili) gli edifici accessori, quali stalle e fienili. Qualche casa viene così salvata, mentre gli adiacenti fienili continuano nel loro progressivo deterioramento. La persistenza del fenomeno, unita alla sempre maggiore richiesta di nuovi insediamenti residenziali nelle aree interessate ha indotto i Piani più recenti ad un’apertura verso la libera utilizzazione residenziale di case, stalle e fienili ponendo vincoli sulla qualità dell’intervento (ad esempio, numero di alloggi ottenibili in ogni edificio, interventi basati su operazioni di restauro e di risanamento conservativo ecc.)., Le modalità con cui 'codificare' la modificazione è il tema di ricerca per l'area del Delta del Po

Edilizia e paesaggio del Delta del Po

GAIANI, Alessandro
2000

Abstract

L’impossibilità di utilizzare per destinazioni diverse da quelle agricole edifici rurali che la nuova agricoltura ha declassato come inutili o inadeguati, ha portato al loro abbandono (e all’abbandono di ogni sana pratica manutentiva) da parte dei proprietari, siano essi singole persone fisiche o grandi società per azioni, in quanto i “rustici” costituiscono una inutile e costosa zavorra per I’azienda. I Piani degli anni ‘80 incominciano ad avvertire l’incalzare del fenomeno e prevedono la possibilità di utilizzare le case rurali anche per residenze non legate all’agricoltura (peraltro molto richieste dal mercato), ma vincolando ad uso servizi connessi con la residenza (improbabili date le dimensioni degli immobili) gli edifici accessori, quali stalle e fienili. Qualche casa viene così salvata, mentre gli adiacenti fienili continuano nel loro progressivo deterioramento. La persistenza del fenomeno, unita alla sempre maggiore richiesta di nuovi insediamenti residenziali nelle aree interessate ha indotto i Piani più recenti ad un’apertura verso la libera utilizzazione residenziale di case, stalle e fienili ponendo vincoli sulla qualità dell’intervento (ad esempio, numero di alloggi ottenibili in ogni edificio, interventi basati su operazioni di restauro e di risanamento conservativo ecc.)., Le modalità con cui 'codificare' la modificazione è il tema di ricerca per l'area del Delta del Po
2000
Gaiani, Alessandro
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