All’indomani della conquista della Dacia nel 106 d.C. l’imperatore Traiano nel pianificare le modalità di inclusione della nuova provincia nell’Impero e nel delinearne le direttrici di sfruttamento delle risorse si trovò dinnanzi ad una realtà che non consentiva l’applicazione del tradizionale modello di colonizzazione e romanizzazione romana, in quanto le élite dirigenti della società dacica, essendosi strenuamente opposte sino alle estreme conseguenze, erano state distrutte. Nella colonizzazione e romanizzazione della Dacia di notevole rilievo, come testimoniano le attestazioni epigrafiche, dovette essere l’apporto degli Italici, che non solamente costituirono la maggioranza dei ceti superiori e delle élite dirigenti nelle città, ma rappresentarono e incarnarono il modello culturale dominante.
Gli Italici nella Dacia romana
ZERBINI, Livio
2012
Abstract
All’indomani della conquista della Dacia nel 106 d.C. l’imperatore Traiano nel pianificare le modalità di inclusione della nuova provincia nell’Impero e nel delinearne le direttrici di sfruttamento delle risorse si trovò dinnanzi ad una realtà che non consentiva l’applicazione del tradizionale modello di colonizzazione e romanizzazione romana, in quanto le élite dirigenti della società dacica, essendosi strenuamente opposte sino alle estreme conseguenze, erano state distrutte. Nella colonizzazione e romanizzazione della Dacia di notevole rilievo, come testimoniano le attestazioni epigrafiche, dovette essere l’apporto degli Italici, che non solamente costituirono la maggioranza dei ceti superiori e delle élite dirigenti nelle città, ma rappresentarono e incarnarono il modello culturale dominante.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.