Al fine di identificare i processi dominanti che determinano la lisciviazione dei nitrati nella zona del Delta del Po, diverse prove sul campo sono state eseguite per determinare il destino e il trasporto delle specie azotate. Azoto sotto forma di urea è stato applicato ad un tasso di 300 kg-N/ha/anno, in un sito sabbioso e in un sito limoso-argilloso coltivati a mais, il terreno sabbioso è stato ammendato con pollina (700 kg/ha), mentre il sito limoso-argilloso non ha mai ricevuto pollina. Ogni sito è stato dotato di sonde di umidità del suolo, lisimetri e piezometri per quantificare la presenza di specie di azoto e di carbonio disciolto nel sottosuolo. Una marcata lisciviazione dei nitrati è stata osservata nel terreno limoso-argilloso, mentre nel terreno sabbioso l'elevata sostanza organica disciolta, derivante dalla decomposizione della pollina, ha impedito la migrazione di nitrati verso la falda acquifera. I risultati evidenziano l’efficacia nell’aumentare la materia organica labile nel suolo sabbioso, più permeabile e intrinsecamente vulnerabile per evitare la lisciviazione di nitrati verso la falda superficiale.
Il ruolo della zona insatura nella lisciviazione dei nitrati verso le acque sotterranee in Provincia di Ferrara
MASTROCICCO, Micol;COLOMBANI, Nicolo';CASTALDELLI, Giuseppe
2011
Abstract
Al fine di identificare i processi dominanti che determinano la lisciviazione dei nitrati nella zona del Delta del Po, diverse prove sul campo sono state eseguite per determinare il destino e il trasporto delle specie azotate. Azoto sotto forma di urea è stato applicato ad un tasso di 300 kg-N/ha/anno, in un sito sabbioso e in un sito limoso-argilloso coltivati a mais, il terreno sabbioso è stato ammendato con pollina (700 kg/ha), mentre il sito limoso-argilloso non ha mai ricevuto pollina. Ogni sito è stato dotato di sonde di umidità del suolo, lisimetri e piezometri per quantificare la presenza di specie di azoto e di carbonio disciolto nel sottosuolo. Una marcata lisciviazione dei nitrati è stata osservata nel terreno limoso-argilloso, mentre nel terreno sabbioso l'elevata sostanza organica disciolta, derivante dalla decomposizione della pollina, ha impedito la migrazione di nitrati verso la falda acquifera. I risultati evidenziano l’efficacia nell’aumentare la materia organica labile nel suolo sabbioso, più permeabile e intrinsecamente vulnerabile per evitare la lisciviazione di nitrati verso la falda superficiale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.